"Passata è la tempesta, odo augelli far festa, e la gallina tornata in su la via, che ripete il suo verso. Ecco il sereno". Non è un caso se questo "stucchevole" tira e molla, sul rinnovo dei Dirigenti del Milan, ha portato la mia mente al grande Giacomo Leopardi e alla sua poesia, La quiete dopo la tempesta, di cui ho trascritto i primi versi.
Quanto riuscisse a trasmettere, con estrema chiarezza, il passaggio del temporale e il ritorno alla normalità è fin troppo evidente e servirebbe a molti giornalisti attuali rileggerla, per stemperare toni che stanno sempre più esasperando tutto l'ambiente. 

Torna quindi il sereno anche in Casa Milan. Sarà così anche per noi, umili tifosi dalla pallonara passione? Non credo. Nella mia lunghissima militanza da tifoso milanista, mai e ribadisco MAI, neppure quando Gianni Rivera venne messo alla porta, mi sono trovato a mettere in discussione la mia dedizione ai colori rossoneri, come è successo in questi giorni. Lo splendido scudetto, appena vinto, sul quale non mi nascondo nutrivo molti dubbi, è stato conquistato anche grazie all'ottimo lavoro di Paolo Maldini, non solo dietro la scrivania o in ufficio, ma specialmente nella costante presenza a Milanello, trasmettendo fiducia e sicurezza a tutto l'ambiente, allenatore compreso. C'erano tutti sul pullman a festeggiare e ricevere l'abbraccio dei tifosi festanti, eppure nessuno ha pensato che era opportuno rinnovare i contratti in scadenza di Maldini e Massara. Una lunga e fastidiosa attesa, fatta delle solite certezze inutili, di sorrisetti fastidiosi e null'altro, riducendosi a rincorrersi nelle ultime ore disponibili e trovando l'accordo alle 22e30 dell'ultimo giorno. Comunque la si voglia giudicare, non è facile trovare giustificazioni ad una operazione che di logico non ha nulla.
Se è vero che spetta a Elliott, che è proprietario del Milan, prendere le decisioni che ritiene opportune, proprio alla prima prova concreta nel mostrare le proprie qualità ha evidenziato lacune fin troppo vistose, sulle tempistiche. Motivo sufficiente per capire tutte le preoccupazioni non solo dei tifosi, ma anche dei Dirigenti, su quanto fosse difficile concretizzare ogni singola trattativa. Il rinnovo di Maldini e Massara ci mette tranquilli e fiduciosi, poichè è il concreto  punto di partenza per  rinforzare la squadra e cercare di confermarsi al vertice.
Tutto torna ad essere roseo.

Per quanto il calcio sia in costante evoluzione, non può e deve essere privato di passione e partecipazione, per farne altro, un business condizionato esclusivamente dagli "utili di bilancio", con una gestione in stile aziendale, fatta di "yes man". Spetta a noi tifosi ostacolarne l'intento, poichè l'alternativa porta alla lenta morte di uno sport che ha scritto pagine di storia e di vita di questa nazione, chiamata Italia. Oggi era in gioco la posizione di Maldini proprio quale garante dei tifosi milanisti, ma domani magari saranno i giocatori, per poi arrivare ad uno stadio da 50 mila spettatori, a biglietti sempre più cari e a chi sa cosa altro. 
Nel sostegno a Maldini, per altro meritatissimo, c'è stata tutta la difesa a quel calcio fatto di passione, tradizione e competenza, che non vogliamo vedere distrutto, specialmente da chi non lo conosce e non sa apprezzarne l'importanza e abbiamo visto quanto sia stato difficile concretizzarlo. Attenzione, non è un problema di "sostenibilità economica". Ormai i tifosi sanno benissimo come funziona e che le cose stiano cambiando è evidente, se Dybala da svincolato non trova "benefattori" e come lui Bernardeschi, Romagnoli e moltissimi altri. Il PROBLEMA è che, complice una totale assenza di regolamenti, in classico stile italiano (quale logica permette ad una squadra di calcio iscritta al nostro campionato di essere gestita da una Società con sede nelle Caiman o in Lussemburgo??) una Proprietà o un Presidente, possa fare qualsiasi tipo di guadagno, praticamente senza alcuna trasparenza. 

Elliott poteva vendere a Investcorp facendo un utile di circa 400 Milioni. Sono pochi? Probabilmente sì, se ha preferito affrontare le cause con BlueSkye. Vuole di più, vuole sviluppare la parte immobiliare, costruire lo stadio e specialmente trasformare il Milan in una Società di Calcio in grado di produrre guadagno. Si sta diffondendo l'idea che i Presidenti degli anni passati fossero "fessi allo sbaraglio", che facevano a gara a sperperare i propri soldi. Probabilmente sfugge che utilizzavano il calcio per avere una visibilità che in altro modo non avrebbero avuto. Puntavano ad altro, compreso restare nella storia di questo sport, immortali. Per guadagnare avevano le loro Aziende e questa differenza non è poi così secondaria.

Se il rettangolo di gioco diventa sempre più secondario, se tutto è esclusivamente in funzione dei soldi e gli stessi hanno perso ogni rapporto con la vita quotidiana, al punto di trasformare splendidi atleti in tutt'altro e il calcio non più nel loro miglior divertimento, ma in una gabbia dorata, dove in troppi si perdono, se è questo ciò a cui ci si sta indirizzando, dove i 90 minuti di gioco stancano spettatori che vivono sempre in fretta, senza saper apprezzare nulla, figuriamoci una partita di calcio fatta di tantissime altre cose.
Ecco perchè per noi milanisti era fondamentale il rinnovo di Maldini e Massara, di cui conosciamo e apprezziamo le qualità, fatte anche di un calcio meno ricco e romantico, come recitare una bella poesia e dopo giorni di dubbi e paure era quasi naturale pensare a Giacomo Leopardi e le sue poesie possono venire in aiuto.

La quiete dopo la tempesta, come ho iniziato e magari da domani... L'infinito.
Poichè sappiamo benissimo che il Milan sarà eterno e il nostro augurio è che sia ancora più vincente.