Nel post partita di Real Madrid-Juventus di ieri sera, abbiamo appreso una cosa nuova e mai sentita prima d'ora: il metro di valutazione di un arbitro si deve basare sulla storia della partita e delle carriere dei singoli giocatori. Secondo il "Buffon pensiero" infatti, l'arbitro Michael Oliver avrebbe dovuto tenere conto del fatto che alla Juventus stava riuscendo un'impresa più unica che rara al Santiago Bernabeu. Sempre secondo il "Buffon pensiero", Oliver avrebbe dovuto tenere conto che per il portiere bianconero si trattava dell'ultima partita di Champions League di un'onorata e longeva carriera. Il direttore di gara invece ha arbitrato senza prendere in considerazione queste variabili, ragion per cui nel post partita è stato definito come "impreparato", "senza personalità" e "con l'immondizia al posto del cuore".

Da milanista sarei tentato di rispolverare il rigore inesistente all'ultimo minuto di recupero di Juventus-Milan dello scorso anno, oppure il goal di Muntari in quel famoso Milan-Juventus stagione 2011/2012. Ma non lo farò. Ciò che mi interessa fare è concentrarmi su questa singolare tesi "made by Gianluigi Buffon" e applicarla al contesto della Serie A. Prendiamo ad esempio una partita della scorsa giornata di campionato: Benevento-Juventus. La prima in classifica contro l'ultima, la squadra Campione d'Italia contro una neo-promossa destinata a salutare ben presto la Serie A, quasi 70 punti di differenza tra le due compagini: tutto fa pensare a una vittoria agevole da parte della "prima della classe".

E invece no: la "cenerentola" del campionato resiste, vende cara la pelle, riesce ad agguantare per due volte il pareggio, nel secondo tempo Allegri, per provare a vincere la partita, chiama in causa il Pipita Higuain (precedentemente destinato a un turn over in ottica Champions). Mancano 20 minuti più recupero, il fanalino di coda della Serie A sta per portare a casa un punto insperato: il risultato è ancora 2-2! Che bella favola da libro "Cuore", peccato che non vada a lieto fine! Purtroppo Fabrizio Pasqua, arbitro designato per questa sfida da testa-coda, decreta un rigore inesistente alla Juventus. La squadra Campione d'Italia riesce così a sbancare la roccaforte delle Streghe e tutti gli juventini vissero felici e...vincenti.

Che peccato, una favola così romantica rovinata sul più bello! Che persona impreparata e senza sensibilità questo arbitro Pasqua, ha l'immondizia al posto del cuore. Perché non ha preso in considerazione il fatto che al Benevento difficilmente nella sua storia capiterà ancora di affrontare la Juventus e magari strappare un punticino? Chissà cosa ne pensa di tutto questo Buffon! Chissà cosa ne pensa il Gigi nazionale dei tanti episodi sfavorevoli che noi antagonisti della Juventus abbiamo dovuto ripetutamente subire in questi anni. E cosa dire di Pasqua, di Ceccarini, di Tagliavento, di Massa e degli altri direttori di gara? Sono sicuro che il buon Gigi avrà fatto un elettrocardiogramma pure a loro e chissà se avrà riscontrato battiti cardiaci o rumore di sacchetti della nettezza urbana.