Il week-end appena trascorso ci ha regalato una situazione non usuale. Nessun pareggio è stato registrato nel campionato italiano di serie A, ma solo vittorie e senza sorprese, per giunta, nel senso che le squadre più quotate hanno vinto tutte. C'è chi ha vinto largamente, chi lo ha fatto di misura e chi in sull'ultima azione utile. Tuttavia, alla fine nel calcio conta fare un gol più dell'avversario e si gioca per 90' più recupero, quindi non è detto che si debba dilagare o chiudere il risultato in anticipo. Solo l'assenza di pareggi ha reso anomala la giornata, ma i risultati, alla fine, sono stati quelli pronosticati alla vigilia.

In assenza di pareggi nel campionato italiano, ci ha pensato il Barça a pareggiare in casa contro un avversario di levatura non molto elevata, cioè il Rayo Vallecano. E non sarei sincero se negassi di aver accolto la notizia con piacere. Non ho mai avuto nulla a priori contro i catalani, ma il loro comportamento sul mercato è stato sleale e non posso certo augurare loro il meglio. Di certo faranno una buona stagione, ma spero proprio, per quanto mi riguarda, che i risultati non siano sufficienti a rilanciare questa società. Non c'è nulla di male, in fondo, visto che non ho poteri jettatori, per cui il risultato contro il Rayo non è dipeso da me. Allo stesso modo, se dovesse arrivare qualche altro risultato non positivo per il Barça, non dipenderà certo dal sottoscritto, che ritiene di avere il sacrosanto diritto alle proprie sane e schiette antipatie calcistiche.

Voltando pagina e, pur essendo ancora a mercoledì, confesso che avrei scommesso sulla designazione di Valeri per Atalanta-Milan. Non ci ho preso, ma di poco. Leggo, infatti, che il fischietto sarà Maresca e che Valeri si accomoderà in sala VAR. La mia reazione a questa notizia è stata un Wow, con annesso filotto di  punti esclamativi.

La partita con l'Atalanta si presentava già difficile per il livello alto dell'avversario, ma così diventa un autentico giro de la muerte. Bergamo, infatti, è un campo tradizionalmente ostile e i padroni di casa sono un avversario temibile, ma in più arbitrerà Maresca, l'uomo che, quando vede rossonero, pensa al rosso dei cartellini e lascia il Diavolo in 10. Non solo, in sala VAR ci sarà il signor Valeri che, quando ha a che fare con la società rossonera perde serenità e incappa in decisioni sfortunate con regolarità disarmante. Quando poi contro il Milan c'è il nerazzurro, la regolarità è sconcertante, oltre che disarmante.

Se il calcio è affascinante di suo nelle proprie sfide, mettere contemporaneamente il Milan davanti ad Atalanta, Maresca e Valeri equivale a far scendere nell'arena il gladiatore Massimo Decimo Meridio, in arte l'ispanico, con una ferita mortale al costato. Speriamo che l'esito sia quello del film di Ridley Scott, ma la vita non è un film, purtroppo.

Wow! Sì wow! Domenica verrà meno ogni equivoco su quello che dovranno aspettarsi i rossoneri giornata dopo giornata. Dovranno prenderne atto con realismo, perché l'anno scorso i risultati vennero proprio quando ci si decise a prendere atto della realtà.

Pioli dovrà essere bravo a lavorare sulla testa dei giocatori. La prima regola sarà di non protestare mai facendo finta che eventuali fischi arbitrali non graditi siano stati opera di un automa o di un computer. Occorrerà prendere ogni cosa come una situazione da accettare nella sua oggettività. Non sarà facile, ma dovrà essere così e il primo da catechizzare sarà Rebic, il più vulnerabile. E Pioli dovrà stare anche attento a gestire la presenza in campo dei giocatori già ammoniti, perché avere un'ammonizione sulla groppa presenta un coefficiente di rischio altissimo con un profilo come quello di Maresca a dirigere.

Quanto sopra è solo una deduzione dai precedenti dell'arbitro di Napoli con i rossoneri.
Come già scritto sopra poi, Valeri ha sempre dato l'impressione di non essere mai sereno quando c'è il Milan in campo. Inziò più di 10 anni fa in un derby in cui l'Inter vinse per 1-0 e, fra i tanti strafalcioni arbitrali a senso unico, questo arbitro fischiò un fallo a favore del Milan mentre la palla calciata da Montolivo si avviava tranquilla verso la porta nerazzurra. Peggio di Serra insomma. E le cose non sono andate molto meglio negli anni a seguire.
Non ho mai visto una grande serenità sul volto di questi direttori di gara quando in campo c'era il Milan, ma proprio per questo motivo non bisognerà aiutare Maresca e Valeri a sbagliare. La situazione del punto di vista della direzione non sarà ottimale, ma proprio per questo bisognerà essere pronti ad ammortizzare con freddezza i possibili intoppi.

La gestione mentale e quella dei cambi potrebbero risultare decisive e qui entrerà in gioco Pioli. Per quanto i precedenti di Maresca e Valeri col Milan non siano incoraggianti, una partita non è mai persa prima di essere giocata. Se non altro, una designazione così negativa su tutta la linea (arbitro e sala VAR) aiuterà i rossoneri a prepararsi bene per scendere in campo nella maniera migliore possibile.