L'allievo batte il maestro. Una frase che molto spesso risuona nella nostra vita in vari ambiti, soprattutto quando, durante la libera competizione, il più saggio in materia viene spodestato dalla giovane promessa, che si accolla tutta la gloria terrena al petto; ne sa qualcosa il buon Cimabue, superato da Giotto, e così molti altri.
Oggi, invece, nel mondo del calcio sta succedendo l'opposto, perché l'esperto Marotta, celebre dirigente interista, ha ingannato l'allievo prediletto Paratici sulla telenovela estiva più intricata. Stiamo parlando ovviamente di Romelu Lukaku, arrivato all'Inter dopo un mese di trattative turbolente, rese ancora più tese da quell'inserimento della Juventus che aveva come unico scopo quello di mettere i bastoni tra le gambe agli odiati rivali nerazzurri; un piano, quello studiato dai dirigenti bianconeri, che si è sgretolato sotto il peso della loro superbia. E alla fine, giustizia è stata fatta, con l'arrivo a Milano dell'attaccante belga che tanto piace ad Antonio Conte, voglioso di riportare l'Inter dove merita di stare.

Dopo tutto quello che è successo da un mese a questa parte, c'è da analizzare attentamente il piano vincente di Beppe Marotta. Negli scorsi giorni iniziavano a circolare critiche rivolte ai dirigenti nerazzurri, più che giuste, anche perchè arrivare ai primi dieci giorni di agosto senza veri attaccanti a disposizione, suonava strano per una big come l'Inter; poi, improvvisamente, ecco il voltafaccia, l'accelerazione repentina per chiudere la trattativa con il Manchester United. Per quanto i Red Devils siano sempre stati fermi sulla propria richiesta, Suning ha dimostrato di essere una società sana, poggiata su un modello economico di tutto rispetto e sulla volontà di far tornare i nerazzurri sui piani alti del panorama mondiale. 

Quello che risalta agli occhi più di tutto è che in Corso Vittorio Emanuele è stato preparato un piano anti-juve perfetto; aspettare il rifiuto di Dybala al trasferimento in Inghilterra, acquistare Lukaku e mettere con le spalle al muro Paratici e Nedved. E così la Juventus, già pronta a festeggiare l'ennesimo sgarbo all'Inter, si è svegliata tutta sudata, con la consapevolezza che adesso i piani cambieranno in negativo, perchè Marotta non scherza e a Torino i "conquistatori infallibili" sono diventati "conquistati". Merito del "sabotatore" ex Juve, che adesso guarda caso è diventato genio nella mente dei tifosi che lo avevano già battezzato come spia bianconera; un ruolo determinante però è stato svolto anche da Dybala, con un rifiuto inaspettato verso la Premier che ha spiazzato un po' tutti, tranne l'Inter, che sotto sotto inizia a farci un pensierino.


PARATICI, E ORA?- La strada ormai è gratuita solo per l'Inter. Dopo l'arrivo di Lukaku, in Corso Vittorio Emanuele si punta a chiudere al più presto l'affare Dzeko, altro attaccante inseguito sin dall'approdo in nerazzurro di Antonio Conte. Un acquisto, quello del bosniaco, che permetterebbe alla Roma di lanciarsi a capofitto su Gonzalo Higuain, ritenuto l'unico attaccante capace di sostituire l'ex Manchester City. A quel punto, qualora andasse in porto la trattativa, che cosa studierà Paratici per la sua Juventus? In casa Inter si trova sempre Mauro Icardi, messo ai margini già da tempo e sempre più assoggettato alla moglie Wanda Nara. Inutile stare a dire che nella corte della Vecchia Signora il nome dell'argentino circola con molta insistenza, ma, a differenza di un mese fa, le modalità di acquisto sono nella mano di Marotta, che continua a chiedere, assieme a tutta la dirigenza, una cifra pari a 70 milioni di euro.
L'unica via possibile per abbassare le pretese è quella di uno scambio con Dybala, che permetterebbe alle due società di realizzare una plusvalenza enorme, con la Joja che sarebbe lieta di poter vestire il nerazzurro, ritornando sotto lo sguardo del direttore al quale è stato tanto affezionato.

La palla passa quindi a Paratici: 70 milioni cash per Icardi, oppure lo scambio con Dybala? Ne abbiamo sentite dire tantissime da gennaio a questa parte, ma in un mercato illogico come questo, Beppe Marotta sta dimostrando tutto il suo valore, con il coraggio di rischiare fino all'ultimo contro il suo ex collega e amico Paratici.
Ogni tanto, per conquistare qualcosa, bisogna mettersi in gioco con lo sguardo fisso alla perseveranza, perchè le gioie arrivano, soprattutto quando a farne le spese è l'allievo che era già pronto a conquistarsi la folla battendo il maestro.