L'ultima giornata di campionato è ormai alle porte con alcuni verdetti ancora in bilico, come la lotta per un posto in Champions League e la lotta salvezza, scontri che si intersecano tra di loro, vista la partita di Milano tra Inter e Empoli.

Come nella passata stagione l'Inter si gioca la qualificazione in Champions negli ultimi novanta minuti con una leggera differenza rispetto alla scorsa annata: un anno fa i nerazzurri arrivavano con uno svantaggio di tre punti sulla Lazio (custode del quarto posto) recuperati dalla vittoria proprio sui biancocelesti avvenuta non tanto grazie al gioco (in termini di occasioni e gioco la partita fu dominata dalla squadra di Inzaghi)  ma alla tenacia degli uomini di Spalletti che riuscirono nel ribaltare il risultato nonostante l'essere andati in svantaggio per ben due volte.
Ora invece è l'Inter a essere posizionata al quarto posto e per sentire anche nella prossima stagione la musica della Champions basterebbe vincere contro l'Empoli, impegnato però a sua volta nella lotta salvezza e reduce da ben tre vittorie consecutive.

A complicare la scena è proprio lo stato di forma delle due squadre con i toscani lanciati a mille e i nerazzurri reduci da prestazioni poco brillanti (esclusa la partita con la Juve) e dal pesante k.o. di Napoli dove sono stati surclassati dagli avversari. Pesa poi anche la tenuta mentale con il caso Icardi che tiene ancora banco alla Pinetina e il divorzio ormai imminente con Spalletti, che sembra ormai aver staccato la spina vista la scarsa fiducia riposta in lui da parte della società: se l'anno passato Spalletti fu portato in trionfo per aver riportato l'Inter dove merita ora sarà difficile rivedere le scene di giubilo dell'Olimpico anzi la qualificazione verrebbe vista come il minimo indispensabile per salvare una stagione altrimenti negativa.

Per gli ultimi novanta minuti della stagione (e sulla panchina nerazzurra) Spalletti potrà contare sull'undici titolare composto da Handanovic in porta,D'Ambrosio,De Vrij,Skriniar e Asamoah in difesa, Vecino e Brozovic in mezzo al campo, Politano,Nainggolan e Perisic dietro ad Icardi che dovrà essere il primo a lottare per i tre punti.

Spalletti, dall'alto della sua esperienza, sa dei rischi in cui potrebbe incorrere contro la squadra di Andreazzoli, che nonostante lo status di piccola gioca un bel calcio, forse addirittura superiore ad alcune medio alte del campionato.

L'occhio ma soprattutto le orecchie saranno però indirizzate anche sugli altri campi che potrebbero compromettere il cammino di lombardi e toscani: per la corsa Champions i nerazzurri dovranno tenere conto dei risultati dell'Atalanta (terzi in classifica che contro il Sassuolo si giocano il tutto per tutto per realizzare il sogno di giocare per la coppa dalle grandi orecchie) e il Milan (un punto sotto rispetto ad Atalanta ed Inter e che sarà di scena a Ferrara contro la Spal). Per la corsa salvezza oltre al risultato dell'Udinese (impegnata a Cagliari) il campo principale sarà quello di Firenze dove i Viola si giocheranno la permanenza in Serie A contro il Genoa, al momento retrocesso in Serie B.

Proprio la partita di Firenze potrebbe complicare i piani dell'Inter: in caso di vittoria dei nerazzurri sull'Empoli basterebbe infatti un pari al Franchi per sancire la salvezza sia dei viola che dei rossoblù, per questo l'Empoli che si presenterà a San Siro non farà di certo la figura della vittima sacrificale, anzi cercherà in tutti i modi di portare a casa i tre punti che porterebbero alla loro salvezza.

Per vincere domani non serviranno pozioni particolari, ma basterà giocare da Inter, vista la superiorità tecnica sugli azzurri, lasciando a casa i mal di pancia di Icardi e Perisic, le recriminazioni di Spalletti e la paura di non farcela che rischia poi di essere il vero nemico dell'Inter.
Novanta minuti da Inter anche per rispettare i tifosi che ancora una volta riempiranno lo stadio per tifare per i propri colori, poi si penserà al futuro e magari alla costruzione di un GRUPPO capace di vincere da squadra e non ad undici giocatori che mettono loro stessi davanti agli obiettivi comuni.