La rinascita del Milan, se ci sarà come tutti ci auguriamo sarà figlia anche della pazienza. Prima di tutto nei cofronti di alcuni presunti tifosi, che si sentono in dovere di criticare qualsiasi mossa. I cosiddetti "benaltristi" quelli per cui come suggerisce il nome ci sarebbe sempre ben altro da fare. Prendiamo Paquetà, un prospetto evidentemente molto più che interessante dal momento che Leonardo  ha investito forte su di lui. Un bel segnale tra l'altro, da una società che fino a quest'estate non era nemmeno stata ammessa a giocare in Europa. Bene nonostante queste premesse e sopratutto il fatto che sia stato Leonardo a garantire per lui, uno che ha scoperto Kakà, T. Silva e Pato, nei vari commenti sono partite soprattutto lamentele. Chi lo definisce "inutile" chi addirittura un "bidone". Siamo ormai talmente abituati a sentire gli "stessi" nomi messi in circolo dalle "stesse" fonti, che non siamo più abituati a fidarci chi ne capisce davvero di pallone. L'arroganza poi fa il resto. Capisco i tifosi avversari, le ironie fanno parte del gioco delle parti, specie quando si erano ormai abituati a non considerare più il Milan come un avversario credibile. I supposti tifosi invece no. Criticare in maniera apriorisitica, sempre e comunque, agitando lo spettro di chissà quali acquisti non serve a niente. Berlusconi è andato e non tornerà, così come quel periodo. Adesso c'è un progetto nuovo, chiaro, con interlocutori credibili e capaci. Godiamoci il nuovo corso e quantomeno aspettiamo prima di accusare