Paqueta': un giocatore che è passato dalle stelle alle stalle in meno di sei mesi. Il buio, le tenebre si sono impossessati di lui. Dalle vicissitudini prima della gara di andata contro il Brescia il ragazzo è scivolato nel vortice del panico del nervosismo dal quale sembra non riuscire più a riemergere.
Un po' la colpa è anche della società e dei vari allenatori che dopo aver investito la bellezza di 38 mln di euro per portarlo in Italia se lo sono dimenticato in un angolino dello spogliatoio. La causa di tutto ciò è che il ragazzo nei primi mesi in A sotto la guida di Gennaro Gattuso ha avuto un impatto straordinario per uno della sua età. L'ex Flamengo è arrivato a Milano a soli 21 anni grazie al duro lavoro di Leonardo che è infine riuscito a strappare ai brasiliani uno dei prospetti più interessanti dell'intero panorama calcistico globale. Il sentimento popolare rossonero si nutriva della eccezionale possibilità di aver scovato il nuovo Kaka', idolo adolescenziale di Lucas.
Erroneamente dobbiamo però sottolineare quanto l'ex pallone d'oro consisteva di essere di un passo diverso rispetto al ragazzo di Rio de Janeiro. Più verticale, un finalizzatore, a conti fatti un altro giocatore.
Fin dalla prima partita ci è parso che Lucas fosse più che pronto a giocare in un contesto completamente diverso rispetto a quello del campionato brasiliano. Nessuno, nemmeno Ringhio ha mai considerato di incalanarlo nel processo di adattamento che viene solitamente somministrato ai giocatori giovani alla prima esperienza italiana o europea e soprattutto non provenienti da una delle principali leghe. È stato proprio Gattuso il primo a coltivare delle aspettative superiori sul brasiliano, forzando il suo ingresso nell'11 titolare alla prima occasione disponibile. Il Milan giocava, ricordo, la sua prima partita del 2019, in coppa Italia contro la Samp. Eravamo tutti impazienti di vederlo all'opera con il pallone tra i piedi. Subito ci ha deliziati dipingendo fantastiche giocate belle quanto un quadro di Da Vinci. Paqueta' non sarebbe più uscito dal campo fino ad un'altra sfida con i blucerchiati in campionato. Il suo inserimento nello scacchiere rossonero è stato così naturale da sollecitare anche le nostre prime aspettative su quel ragazzino sudamericano capace di saltare gli uomini con biciclette e numeri da circo.
Era nata una Stella e tutti noi tifosi milanisti ne eravamo consapevoli.
Già negli ultimi scorci della scorsa stagione però, cominciavano a sorgere i primi limiti del brasiliano. Lo stesso Gattuso, rendendosi conto della poca incisività dell'ex Flamengo, cercava un modo per coinvolgerlo maggiormente nelle fasi finali delle azioni. Era solito chiedergli infatti, di venire avanti a giocare con la punta. La produzione offensiva nei primi sei mesi è però rimasta ancorata a 2 assist e 1 goal. 

Con l'arrivo di Giampaolo il confronto con la realtà è stato durissimo, in quanto il tecnico ex Samp ha sin da subito puntato il dito contro l'istintività del brasiliano e la sua poca disciplina. Fatto sta che le panchine iniziarono piovere dal cielo per lui almeno fino all'insediamento di Pioli, che lo ha schierato titolare in quasi tutte la prime 10 partite trovando comunque il modo di lamentarsi del suo contributo in fase offensiva della manovra e rimpiazzandolo nell'idea di gioco con Bonaventura. Queste difficoltà sono dovute a caratteristiche personali del giocatore non plasmate da un adeguato processo di apprendimento ed adattamento al nostro calcio. Per un rondella sua pasta sono troppe le scelte di opzione sbagliate, i campi mancati ed i palloni semplici giocati preferiti a traiettorie coraggiose. A Paqueta' è stata tolta la felicità ed è andato in panico. Al Milan spettava preservazione delle sue qualità e la loro fortificazione.
La società attuale, però, non sembra intenzionata a perseguire questi doveri: sembra che la dirigenza si voglia lavare le mani di tutto e vendere Lucas al primo acquirente che offra 30 mln.
Insomma, per dirlo in parole povere abbiamo preso un diamante grezzo, ma invece che affilarlo e renderlo pregiato lo abbiamo subito inserito in una collana di altri diamanti pregiati credendo che non avrebbe stonato un simile paragone.
Ora non si sa che fine farà Paqueta'. Potenziale stella del calcio mondiale, che si è spenta dopo neanche sei mesi.