Che si sarebbero dovuti aspettare gli ultimi giorni per rafforzare la squadra con giocatori forti e di qualità lo sapevamo fin dall'inizio di questo calciomercato. Complici le strategie pianificate dalla Nostra Proprietà e specialmente il diniego assoluto di incrementare le perdite di bilancio, si può intervenire solo a fronte di opportunità od occasioni altamente convenienti, unica strada percorribile per colmare il gap con le altre squadre.

Non c'è quindi da stupirsi se a pochi  giorni dalla chiusura del mercato, siamo ancora in attesa di quei rinforzi utili per fare il definitivo salto di qualità, indispensabile per poter competere per traguardi ambiziosi. Un'estenuante attesa, che poco si addice a strategie programmatiche e per quanto si possa concludere, come ci auguriamo, nel migliore dei modi, lascia trapelare in modo fin troppo evidente quanto questo Milan sia distante dall'agire ed essere una GRANDE SOCIETA'. Eppure la tifoseria non ha fatto mai mancare il proprio sostegno, anche a fronte di scelte Societarie non immuni da critiche. I cori davanti Casa Milan, per la splendida stagione conclusa al secondo posto e la fiducia che Paolo Maldini possa trovare le soluzioni migliori per completare l'organico a disposizione di Mister Pioli, ne sono la più evidente delle dimostrazioni.

Ciò non toglie che quanto fatto fino ad oggi attraverso i numerosi acquisti e le cessioni, non ancora soddisfacenti, senza l'arrivo di quei due giocatori di qualità che tanto aspettiamo e che ci sono stati velatamente promessi, rischierebbe di non essere sufficiente per ripetere il piazzamento dello scorso anno. Eppure una Società economicamente forte, come quella del Milan, dovrebbe essere avvantaggiata da un mercato fin troppo contratto e privo di liquidità. Gli acquisti effettuati dalla Juventus, quello di Chiesa lo scorso anno e Locatelli ieri, per quanto a prezzi che ritengo fin troppo alti, dimostrano che spalmare la spesa in più anni è possibile. La Roma solo con una formula similare ha potuto acquistare il sostituto di Dzeko. Perchè quindi non agire nello stesso modo? La squadra è giovane, sufficientemente collaudata e forte, perchè aspettare "scarti" o "occasioni" e non puntare con decisione su quei due giocatori che servono?

Mister Pioli lo scorso anno ha ottenuto ottimi risultati, oltretutto esibendo un bel calcio. Confermando il modulo che ha garantito ottime prestazioni, specialmente in trasferta e volendo dare fiducia a Briam Diaz, giovane talento spagnolo con ampi margini di miglioramento, la squadra è praticamente pronta : Maignan, Calabria, Kjaer, Tomori, Theo, Bennacer, Kessie, Salamandra, Diaz, Rebic, Giroud, le alternative ci sono per tutti i ruoli e sono più che apprezzabili, tranne in qualche elemento che ci auguriamo possano ancora essere ceduti. Questa formazione sarebbe sufficiente per ripetere il piazzamento dello scorso anno? A mio modesto parere no. Solo inserendo due giocatori che possano garantire un ulteriore miglioramento, il primo sulla fascia destra e il secondo a sostituire la partenza del "turco", magari facendo meglio e garantendo assist e gol, potremmo ritenere certa la definitiva collocazione fra le prime posizioni della classifica. Sentire ancora il nome di Bakajoko, che viene costantemente abbinato al Milan, se serve per poter prendere Zieych, entrambi giocatori del Chelsea, allora potremmo anche comprenderne il costo e l'utilizzo, ma se così non fosse, risparmiateci il ritorno di un giocatore che oltre alla fisicità abbina ben poco. 

I tifosi milanisti sono pronti per tornare a riempire lo stadio di San Siro, nei limiti consentiti, possono anche ambire all'acquisto di due giocatori degni di questo palcoscenico? Un Draxel, un Rafinha, o altri giocatori che sia bello vedere giocare a prescindere dal risultato. Per quanto sia comprensibile fare attenzione al bilancio, ridurre il tetto ingaggi che era esageratamente alto, il calcio è un mix fatto di passione, spettacolo e risultati, penalizzare uno di questi, sull'altare dei bilanci in ordine, non garantisce che sia la soluzione migliore e specialmente non dà una prospettiva di programmi ad ampio raggio. Il Presidente Scaroni e i molti "cortigiani di corte" che indicano lo stadio e l'importanza di conti sostenibili, quest'ultimi il più delle volte esibiti a proprio vantaggio, vogliono allontanare l'attenzione dal campo per giustificare le eventuali sconfitte. Mi permetto di rispondere che  il modo migliore per poter ottenere entrambi è VINCERE, creare seguito ed entusiasmo, obbligando la politica e l'opinione pubblica a non avere opportunità per ostacolarne la realizzazione. Resto convinto che il Milan sia uno dei club più seguiti e conosciuti nel mondo, giusto amministrarlo con attenzione, ma se alla ricerca di contenere le spese si riesce ad abbinare anche un incremento delle entrate, cosa che si ottiene solo attraverso le vittorie e la notorietà dei propri giocatori, essere sostenibili si raggiunge ugualmente.                                 

Un "vecchio campione" come Ibra ne è stato l'esempio fin troppo evidente, ridando una visibilità internazionale che il Milan aveva smarrito e ritornando in Champions dopo troppi anni. Certamente non è stato ottenuto solo grazie al suo arrivo, ma venti nuovi sponsor in un periodo così difficile, caratterizzato dalla pandemia e dagli stadi vuoti, non sono certo arrivati perchè i bilanci sono migliorati. Non è questione di voler criticare la proprietà, ho compreso ed accettato gran parte delle scelte fatte e mi sono armato di pazienza, ma poichè è evidente che questa Proprietà è transitoria e fra uno o massimo due anni, troverà un acquirente, non spetta certo a noi tifosi preoccuparci qualora non facessero i presunti 300 Milioni di guadagno che si sono prefissati. 

Fra pochi giorni ripartirà il campionato e a breve chiuderà il mercato, resto ottimista, mi fido di Paolo Maldini, ma non levatami la voglia di sognare, piuttosto chiedete una offerta a tutti i tifosi, ma di vincere lo scudetto del bilancio o peggio, arrivare quinti per pochi punti, quello no, grazie.