Rabbia, livore, incavolatura dominano la mia penna mentre butto giù queste poche righe, alla rinfusa, in una specie di proclamazione di un profondo malessere, non lo vorrei chiamare un articolo, comunque Direttore Agresti, Caporedattrice Sig.ra Jea, Redattori tutti, non me ne vorrò, se riteniate opportuno non pubblicare questo pezzo perchè fuori tema calcistico oppure più semplicemente perchè scarso, insufficiente, arido di contenuti. 
Qualunque sia la vostra scelta Massimo 48, blogger di questa community da circa 10 mesi con un centinaio di articoli scritti, abbandona per una volta il suo modo di scrivere storico, nostalgico, a tratti deamicisiano per vergare oggi con gli occhi incavolati, con la penna il cui inchiostro scende a singhiozzo, e forse con dei verseggiamenti pesanti e pedanti, e di questo me ne scuso semmai con quei miei pochi ma fidi lettori,   ma risulta al momento l'unico modo per manifestare tutto il malumore di questo brutto lunedì, anche a costo che il presente scritto venga cestinato. Prima della sua fine nella carta straccia risulterebbe comunque letto da qualcuno ed è esattamente ciò che oggi e solo oggi desidero ottenere.

Risulta quasi surreale vedere precipitare in poche ore i ritmi della vita normale di ciascuno di noi in una sorta di "The day after tomorrow" o se preferite in un clima di soccorsi rifugio antibombardamento o peggio ancora essere nell'epicentro di una zona sismica con le macerie che ostruiscono tutte le vie di uscita. Il panico collettivo diffuso in una manciata di ore dal propagarsi incontrollabile del "corona virus" si è diffuso in un battibaleno, peggio della storica peste manzoniana nelle regioni del nord causando un effetto domino su tutte le attività a partire da scuole, stadi, musei, ritrovi pubblici e cambiando così nell'arco di mezzo weekend lo stile di vita e di lavoro di una nazione intera.

          Poche ore fa ero di ritorno da un'agenzia di viaggio presso la quale una decina di giorni addietro avevo prenotato per me e per mia moglie il viaggio andata e ritorno in treno per Milano con relativo pernottamento in Hotel in vista del primo Workshop di Calcio Mercato in programma mercoledì 26 p.v.  Con mio grande disappunto scopro che il biglietto ferroviario non è rimborsabile e (vivaDio) fatto salvo eventi eccezionali che annullino la partenza del treno. Ed io son qui, incavolato come una biscia ma con le dita incrociate, e tanto di Tv accesa in attesa che, dopo bus e metro, chiudano anche la linea A.V. Roma Milano. L'hotel invece ha fatto un'eccezione, non può rendere il denaro ma può far slittare, previa disponibilità, la data di pernottamento
Ha capito Sig.ra Jea e Redazione tutta? A "corona" abdicata vi verrò, anzi vi verremo comunque a trovare, così conosceremo dal vivo il luogo accompagnatore di molti giorni della mia piatta pensione.

Ma la mia incavolatura non finisce qui.  Mi raggiunge telefonicamente mia moglie dicendomi, dopo le martellanti notizie dei TG, di portare a casa dei flaconi di disinfettante. Bene, sono in scooter, giro tre farmacie ....esaurito....giro altrettanti supermercati....introvabile, scaffale vuoto! Infine riesco a trovare un prodotto di marca sconosciuta presso una chincaglieria cinese....avviso mia moglie: "...cosa?...disinfettante cinese?!? " ...è come se fossi ancora lì in attesa di risposta. Allora cerchiamo su Internet, il prodotto c'è ma costa non più il suo prezzo normale di vendita di 3/4 Euro bensì 35 Euro + spese consegna. Un tizio nella nostra vicina edicola con un accento napoletano ed il cofano dell'auto aperto vende disinfettante a 25 Euro e mascherine a 10 Euro cadauna! (alla faccia del reddito di cittadinanza). Dunque si vive in un clima tipico degli anni bellici, quando imperava la borsa nera. Un'altra incavolatura che si aggiunge alla precedente. "No Milano! No Party! No Europa Milan!" fanno un terno della sfortuna sulla ruota di Milano che più jellata non si può!... ecco perchè sono inc....to nero!!!

         Una semplice considerazione, forse dettata dalla mia non più verde età. Ma quando si sente parlare da parte dei nostri governanti di precauzioni, di cooperazione, di falsi allarmismi e quant'altro, ma non viene in mente a nessun ministro che si sta creando un clima nella nazione di vero coprifuoco? Risultano fondate e sensate le osservazioni che ci propinano?  Oppure sarebbe più salutare ed intelligente a beneficio di una saggia politica di Welfare che il Ministro della Sanità disponesse immediatatmente la distribuzione GRATUITA di mascherine e liquido disinfettante a tutta la popolazione magari demandata ai mezzi della Croce Rossa e dell'Esercito per una capillare consegna porta a porta?  Vi sembra giusto che un normale cittadino debba in una situazione simile accollarsi l'onere, oltre al mare di tasse che paga, di tagliarsi una bella fetta del suo salario per andare ad acquistare necessità sanitarie urgenti che magari, nella tanto contestata ed inadeguata Africa, verrebbero distribuite gratuitamente?  La risposta è una sola: assolutamente NO!!! E allora auspico che il nostro Governo se ne facesse una sana riflessione e disponesse con tanto buon senso e con la massima cura, e spesa, tutti quegli strumenti realmente necessari per superare questa naturale quanto inattesa calamità.

Inoltre se perdurasse questo increscioso stato di emergenza il nostro già precario PIL subirebbe un ulteriore  tracollo vanificando ulteriormente la nostra più che modesta crescita. C'è dunque tanto materiale per i nostri politici che dovrebbero, a mio avviso, fare un passo indietro e lasciar gestire questo delicato momento a dei veri professionisti del settore medico, mentre loro dovrebbero solo occuparsi di tutto il settore economico che a partire dalle aziende manufatturiere per finire con il settore terziario, l'istruzione e in ultimo tutto il nostro turismo andrà verosimilmente in crisi. 

Parlare di calcio dopo questo uno, due, francamente mi resta molto difficile. A Firenze il nostro Milan ne è uscito con un solo punto conquistato, e per come si son messe le cose sono altri due punti persi e probabilmente potrebbe essere l'addio all'Europa, soprattutto perchè si sono risvegliate altre squadre prima alle nostre spalle come il Napoli di Gattuso.  Al di là dell'episodio del tocco o non tocco col braccio del gol annullato dall'arbitro Calvarese ad Ibrahimovic, autore di un doppio splendido dribbling, e del rigore molto dubbio decretato senza consultazione del VAR da parte del direttore di gara dopo la scivolata, ad avviso di molti solo sul pallone ad opera di capitan Romagnoli, il Milan si è sgonfiato negli ultimi 20 minuti del match dopo averlo costantemente dominato con il gol dell'ormai immancabile Rebic. Ma i 20' fatali come lo furono esattamente tutti e 90 a Bergamo, ed esattamente la metà, 45, nel derby con l'Inter. Dunque c'è da essere ottimisti, la non tenuta del risultato da parte della squadra almeno graficamente sta decresendo col passare delle giornate e cioè dai 90 ai 45 ed ora ai 20 minuti, è decisamente nel regresso un pur piccolo progresso.  Staremo a vedere se nelle prossime 14 gare il nostro Pioli riuscirà ad invertire questo gap negativo che, nonostante l'arrivo di Ibra si è minacciosamente riproposto. Come ho scritto in un mio recente pezzo l'unica via di salvezza la intravedo unicamente nella eventuale vittoria della Coppa Italia, ammesso che si superi la difficile gara di ritorno contro la Juventus a Torino, pur privi di tre pedine importanti, per poi giocarci l'eventuale finale con una squadra tra Inter e Napoli.

Certo bisognerà scoprire al più presto il virus che colpisce le gambe dei rossoneri negli ultimi quarti d'ora delle partite, perchè essere in vantaggio di due o una rete e poi mostrare il braccino corto del tennista non è cosa consona ai nostri colori. Ma voglio essere ottimista e pronosticare che in quel di Milanello riusciranno ad isolare, identificare il virus malefico minante le gambe dei nostri calciatori, lo staff tecnico riuscirà a trovare il giusto vaccino, così come dei bravi ricercatori medici, e magari italiani, riusciranno a scoprire il vaccino per debellare il "corona virus". 
Questi ultimi avranno vinto sul piano scientifico ed umanitario, e sicuramente saranno candidati al  prestigioso Premio Nobel, mentre i tecnici di Milanello e la squadra tutta avrà semplicemente conquistato la sua sesta Coppa Italia ....eh, beh....meglio di niente, con questi chiari di luna ....!!

              In alcune parti d'Italia si dice spesso, in queste occasioni: .....consoliamoci con l'aglietto !

   
Un abbraccio

Massimo 48