La ripartenza della Serie A è sempre più vicina ad essere ufficializzata (oggi è la giornata decisiva) così da poter dare una degna conclusione ad una stagione ancora aperta, che potrebbe regalare ulteriori sorprese in questo finale così strano e particolare. Oltre a definire la classifica finale, la conclusione del campionato servirà ad alcuni allenatori per scrivere (in alcuni casi riscrivere) il proprio futuro con ben tredici partite da disputare che potranno cambiare in bene o in male il futuro di molte panchine del massimo campionato. Mentre i vari Sarri, Conte, Fonseca, Gasperini, Gattuso, Mihajlovic e Inzaghi (vicino al rinnovo di contratto) sono sicuri di continuare i loro progetti, sono tanti i colleghi con la valigia in mano e che dovranno sfruttare al meglio l'estate.

Al di là del posizionamento finale, il futuro di Pioli al Milan sembra già essere scritto con il tecnico di Parma pronto ad abbandonare la guida dei rossoneri al termine della stagione. Nonostante sia ancora in corsa per un posto in Europa League e in semifinale di Coppa Italia, il Milan (o meglio dire Gazidis) ha già iniziato a pianificare il futuro che vedrà ancora una volta i rossoneri protagonisti dell'ennesima rivoluzione tecnica e societaria. Via Boban e Maldini (il primo si è già dimesso lo scorso marzo mentre il secondo dovrebbe lasciare al termine della stagione) dentro Ralf Rangnick. Sul ruolo del tedesco, che avrebbe firmato un precontratto già nel mese di dicembre, ci sono ancora dei dubbi tra allenatore-manager e solo direttore sportivo con un nuovo allenatore che sarebbe scelto dallo stesso Rangnick e che come lui sarebbe tedesco. Se al Milan i giochi sembrano ormai fatti, è ben diversa la situazione in altri due club storici del calcio italiano come Fiorentina e Torino.
I viola al momento si trovano in una situazione di stasi con cinque punti sulla zona retrocessione e sei dall'ultimo posto utile per qualificarsi alla prossima Europa League. Insomma lo specialista di salvezze Iachini (subentrato a Montella) deve ancora guardarsi le spalle ma in caso di alcuni risultati positivi può ancora sperare di riportare la Fiorentina in Europa. Logico pensare che in base al piazzamento finale verrà deciso anche il futuro dell'allenatore marchigiano pronto dopo anni di salvezze tranquille a guidare il progetto più che ambizioso di Commisso. Nella lista viola in realtà l'unico nome che potrebbe mettere a rischio il futuro di Iachini è quello di Spalletti, riconosciuto dalla proprietà viola come l'uomo giusto per sognare in grande. Sondato già dopo l'esonero di Montella, la trattativa faticò a decollare per via dello stipendio del tecnico di Certaldo che però in estate se dovesse ancora trovarsi senza squadra (su di lui c'è l'ambizioso Newcastle) potrebbe cedere al richiamo della sua Firenze.
Anche per il Torino sarà il piazzamento finale a decidere il futuro di Longo subentrato a Mazzarri durante il campionato. Per l'ex tecnico del Frosinone, dunque, sarà la salvezza (al momento sono due i punti sul terzultimo posto) l'arbitro del proprio destino. Anche in caso di mantenimento della categoria però, la conferma di Longo non è poi così scontata: l'arrivo di Vagnati come nuovo D.S. potrebbe essere propedeutico alla scelta di Semplici come nuovo allenatore ricreando così la coppia d'oro della Spal, mentre sullo sfondo rimane vivo il nome di Giampaolo pronto a rientrare nel circolo degli allenatori di Serie A dopo la nefasta parentesi al Milan.
Anche l'Udinese potrebbe virare su Giampaolo per aprire un nuovo ciclo importante dopo anni di difficoltà anche se, una volta ottenuta la salvezza, la società potrebbe scegliere di continuare con Gotti capace alla sua prima esperienza da allenatore in Serie A di creare un ottimo legame con società e squadra. La salvezza deciderà anche il futuro delle due genovesi, che in caso di permanenza nella massima serie dovrebbero continuare con Ranieri e Nicola, mentre per il futuro di Zenga a Cagliari saranno decisive anche le prestazioni oltre alla classifica visto che l'ex allenatore del Catania non ha ancora avuto modo di esordire sulla panchina dei sardi.
Particolare è invece la situazione del Parma, del Sassuolo e del Verona con le società ben contente dei loro allenatori, i quali però iniziano a guardarsi intorno: dopo quattro anni, con tanto di due promozioni consecutive, D'Aversa potrebbe lasciare il Parma in caso di chiamata da qualche club che punti all'Europa. Anche De Zerbi (osservato speciale del Barcellona) potrebbe decidere di lasciare i neroverdi in nome di obiettivi più importanti. Diversa è invece la situazione di Juric con il tecnico croato che dovrà fare i conti con lo smantellamento della rosa che tanto bene ha fatto durante la stagione. Proprio il rischio di peggiorare la stagione corrente (con i veneti in corsa per l'Europa), potrebbe spingere il tecnico a non rinnovare il contratto in scadenza al termine della stagione.