Come sempre, in questo periodo dell'anno, si inizia a parlottare del Pallone d'oro, premio che ormai dal 1956 è il premio personale più ambito da un calciatore. Vincere il Pallone d'Oro è una sorta di consacrazione nell'olimpo dei più grandi, o almeno così doveva e dovrebbe essere. In realtà, anche questo premio porta in dote un bel po di polemiche, a tal punto che ultimamente sembra aver perso molto del suo valore.

Nato per premiare un giocatore che nel corso di un anno solare si sia messo in luce e si sia reso protagonista assoluto per meriti sportivi personali, legati a prestazioni di livello superiore al resto. In realtà anche in questo ambito, ben presto hanno preso mano alcune discriminazioni di carettere politico e tecnico.
Partiamo dal fatto che per avere maggiori probabilità di vincere questo premio bisogna entrare in una sorta di incastro che comprenda queste caratteristiche.
1. Devi essere possibilmente un attaccante.
2. Devi giocare in una società politicamente forte, come Real Madrid o Barcellona, per esempio.
3. Devi vincere qualcosa di importante a livello di club o nazionale.
4. Devi essere stato decisivo per queste vittorie.
Se ritieni di possedere tutte queste caratteristiche, allora puoi sperare di riempire quel posto che hai lasciato libera nella credenza in salotto spolverandolo accuratamente, altrimenti ci puoi mettere tranquillamente una bella piantina che tanto non ti arriverà mai.

È un premio che negli ultimi dieci anni è stato di dominio assoluto della coppia Sandra e Raimondo del calcio, ovvero Messi e Ronaldo, decidete voi chi è Sandra e chi Raimondo. Lo scorso anno ci ha pensato, finalmente, Luka Modric a interrompere questo dominio. Il centrocampista croato è giustamente succeduto al duo argentino/portoghese al termine di una stagione incredibile impreziosita dalla vittoria della Champions e dalla finale del mondiale con la sua Croazia.
Ammettendo che Modric il premio lo ha sicuramente meritato, ci sono un paio di perplessità, un paio di cose che non mi tornano.
La prima è più una sensazione personale, se Ronaldo non avesse lasciato il Real, probabilmente sarebbe stato suo il premio.
La seconda è che se anche un centrocampista può vincerlo, qualcuno mi dovrebbe spiegare come mai gente come Iniesta e Pirlo non lo hanno mai vinto? Alla fine anche lo scorso anno il premio è arrivato a Madrid. Così come nel 2006, quando stranamente lo vinse un difensore, Fabio Cannavaro, al termine di un esaltante mondiale vinto con l'Italia, fatalità appena diventato un "merengues" da pochi mesi, anche in questo caso qualche dubbio che l'avesse vinto rimanendo alla Juve c'è, ma era il 2006... Anche in questo caso, non metto in discussione il merito di Cannavaro, ma anche qui se qualcuno mi sa spiegare il perché difensori del calibro di Baresi, Maldini o Ramos o Piquet non lo abbiano mai messo in saccoccia.

Quest'anno, che si sta concludendo, ha visto il Liverpool trionfare, e Real Madrid e Barcellona soccombere prematuramente, ma la sensazione che non ci sia stato un giocatore che si sia messo nettamente più in luce di altri è chiara. Il Liverpool di Kloop è la dimostrazione di trionfo di una squadra di un gioco di un allenatore, non c'è un Ronaldo o un Messi in particolare, quindi, se il criterio è quello di premiare un giocatore della squadra vincente, nel Liverpool inizia a farsi largo il nome di Virgil van Dijk, forte difensore centrale belga. Anche in questo caso, forte sì, ma ce ne sarebbero stati altri in passato no?
Ci sono nomi illustri che non hanno mai vinto questo premio, nonostante una carriera stratosferica e alcune vere e proprie meteore se lo sono portato a casa. Partendo dalle meteore, o poco più, Allan Simmonsen 1977, Mathias Summer nel 1996 anno della Champions alla Juve e nessun bianconero sul podio, Michael Owen nel 2000, nomi che poco hanno regalato poi al calcio.

Ma tornando a quelli che invano avevano lasciato un posto sulla credenza, troviamo incredibilmente: BARESI MALDINI INIESTA PIRLO BEKHAM RAUL BUFFON BUTRAGUENHO VAN NISTELROOIJ GERRARD GIGGS TOTTI DEL PIERO ROBERTO CARLOS HENRY SHEARER KAHN Pensare che molti di questi non sono nemmeno mai arrivati a podio. La sensazione è che questo premio per recuperare un po' di credibilità dovrebbe cambiare formula. In primis sarebbe ora di varare un premio alla carriera che metta una toppa ad alcuni scempi del passato. Poi sarebbe, forse il caso di premiare un giocatore per ruolo, altrimenti avremmo sempre leggende tra i pali, difensori mostruosi, centrocampisti geniali, soccombere davanti ad un attaccante, e questa è una discriminante che sarebbe il caso togliere.
C'è gente che ne ha vinti più di uno e non ha molto senso se poi alcune leggende non lo hanno mai vinto.
Ovviamente non ho nominato mostri come Pele' e Maradona semplicemente perché in quegli anni partecipavano soltanto atleti europei.
Il Pallone d'Oro è un premio ambito, importante, che dovrebbe essere anche più giusto.