Nella serata di lunedì 29 Novembre si è svolta al Theathre du Chatelet di Parigi, l'edizione del Pallone d'Oro 2021. Il calciatore argentino Lionel Messi vince il suo settimo pallone d'oro battendo di soli 33 punti Robert Lewandowski e staccando, invece, di ben 153 punti l'altro contendente al trofeo, Jorginho. Il Pallone d'Oro è un riconoscimento istituito nel 1956 dalla rivista sportiva francese France Football, che viene assegnato al calciatore che si distingue di più per meriti sportivi durante l'anno solare. Il premio viene conferito ininterrottamente da France Football dal 1956, tranne che per le edizioni dal 2010 al 2015, nelle quali viene assegnato congiuntamente con la FIFA sotto il nome di Pallone d'Oro FIFA e per l'edizione del 2020, anno in cui non viene consegnato a causa della pandemia mondiale di Covid-19.

Ecco quindi che un altro anno è passato e si è conclusa un'altra edizione dell'ambito premio, questa volta più degli anni precedenti con moltissime polemiche e critiche, rivolte soprattutto alla vittoria di Messi nei confronti di Lewandowski. Quest'ultimo è stato già privato del Pallone d'Oro nel 2020, anno in cui, senza competizioni con le nazionali, il Bayern Monaco ha dominato in Germania e in Europa realizzando il "Triplete". A livello personale l'attaccante polacco è stato il capocannoniere della Bundesliga e della Uefa Champions League ( 15 gol segnati in Champions, sfiorando il record di Ronaldo di 17 gol). Nonostante tutto, il caporedattore di France Football, Pascal Ferrè, è intervenuto a Luglio dell'anno scorso dicendo che l'edizione del 2020 non verrà assegnata "per proteggere la credibilità del premio" a causa della crisi sanitaria che ha stravolto tutto il mondo e anche il panorama calcistico. Certamente è stata una stagione fuori dal comune, che ha visto anche due mesi di stop, partite a porte chiuse e una nuova formula della Champions League con partite ad eliminazione diretta dai quarti di finale, però tutte le maggiori competizioni sono state portate al termine e quindi i requisiti per determinare chi fosse il migliore c'erano. Infatti la FIFA e la UEFA hanno deciso lo stesso di assegnare i loro personali riconoscimenti, come il "The Best FIFA Men's Player" e "l'UEFA Men's Player of the Year Award", ovviamente vinti entrambi da Lewandowski. Dopo questa decisione abbastanza scandalosa e molto criticata da tutto l'ambiente calcistico, si arriva all'edizione del 2021, un anno in cui nessuno si è messo in risalto particolarmente e quindi con molti pretendenti alla vittoria, a partire proprio da Lewandowski, bomber infermabile autore di 41 gol in campionato, grazie ai quali ha superato il record di gol appartenente a Gerd Muller e ha vinto la Scarpa d'oro.  Altri candidati importanti erano Jorginho, fresco della vittoria della Champions League con il Chelsea e dell'Europeo con la nazionale italiana e Messi, il quale è riuscito finalmente a conquistare dopo sei partecipazioni e tre sconfitte in finale, la tanto agognata Copa America, trofeo che vede solo alcune squadre di importanza internazionale e nell'edizione di quest'estate una formula con due gironi da 5 squadre. Quindi una competizione con meno valore rispetto all'Europeo e che, infatti, non era stata quasi mai ritenuta fondamentale nelle sorti del Pallone d'Oro. Pensiamo ad Alisson che nel 2018-19 ottiene la stagione della sua consacrazione vincendo la Champions con il Liverpool, la Copa America con il Brasile (subendo un solo gol in 6 partite) ed essendo nominato miglior portiere della Premier League e della Copa America; per i giornalisti addetti al voto però non è abbastanza e Alisson si deve accontentare del settimo posto nella classifica finale e del Trofeo Jasin, il premio riservato al miglior portiere.                                           

Quest'anno è stato poco considerato per la vittoria finale, il rivale di sempre di Messi, cioè Cristiano Ronaldo. Il dualismo tra i due fuoriclasse è iniziato nel 2008 con la vittoria del Pallone d'Oro di CR7 ed è continuato fino ad oggi, con le sole vittorie dei due campioni ( ad eccezione del 2018 con la vittoria di Modric). In un'annata deludente a livello di club per Ronaldo, il portoghese è comunque riuscito a portarsi a casa due trofei e il premio di capocannoniere della Serie A e dell'Europeo, un percorso simile a quello di Messi che è stato il miglior marcatore della Liga e della Copa America. Dunque se per Messi ha influito molto la vittoria con la nazionale nel giudizio finale, perchè per Donnarumma non è stato così, visto il decimo posto? Il portiere della nazionale italiana è stato nominato miglior giocatore dell'Europeo e a differenza di Jorginho che può peccare a livello di personalità e talento in assoluto (altri criteri d'assegnazione del Pallone d'Oro, oltre alle prestazioni individuali e di club), rappresenta uno dei giocatori più talentuosi nel suo ruolo sia attualmente che in prospettiva, forte anche a livello d'immagine dato il trasferimento al PSG. Come accaduto nel 2010 e in seguito nel 2019, quando sempre Messi si ritrovò al centro delle polemiche dopo aver vinto il premio in maniera discutibile, dal momento che altri calciatori lo meritavano più di lui ( come Iniesta o Sneijder nel 2010 o Van Dijk nel 2019), anche quest'anno ci si ritrova nella stessa situazione, con Lewandowski che rimane a mani vuote dopo due stagioni formidabili.                                                                                                                                               

Sembra che questo riconoscimento possa esser vinto da una persona sola e perciò che stia perdendo il suo valore e la sua credibilità. Sarà forse una questione di sponsor e soldi? Visto il trasferimento in estate al PSG e anche la conseguente cerimonia di premiazione a Parigi, la risposta dell'Adidas (sponsor tecnico di Messi) non si è fatta aspettare: la mattina seguente ha pubblicato attraverso i propri profili social una foto di sette statue d'oro ai piedi della Torre Eiffel.