Sabato sera mi trovavo in una pizzeria con mia moglie ed un'altra coppia di cari amici del condominio. 
Nell'attesa dell'arrivo delle pizze, tra un sorso di birra, due arrosticini e una intrecciata conversazione sulle canzoni di San Remo, io, distrattamente vado a leggere sul mio smartphone l'ultimo pezzo scritto da Arsenico su VxL e restandone profondamente e positivamente colpito mi defilo dalla conversazione per gustare più che la pizza, che nel frattempo arrivava, la rilettura di quell'articolo lunghissimo alla "Terenziani", ma godibilissimo, tanto che all'uscita mia moglie mi chiederà se era buona la pizza, mentre io non ne ricordavo neppure il gusto scelto. 

La mia mente era ed è tuttora polarizzata a quell'articolo impreziosito da quell'immagine di bimbi che rincorrono una "palla" o un "pallone".
C'è sempre un bimbo che, terminata la serata in pizzeria, e tornando alle occupazioni e preoccupazioni giornaliere ci ridona il sorriso. Un bimbo che rincorre una "palla" o un "pallone" è pura poesia, ti rende la vita serena, azzurra, innocente. 
Ma il merito è tutto tuo, bravo Arsenico! E scusate se scrivo una sorta di recensione in questa storia, ma facendo parte da pochi mesi di questa community, per la prima volta mi trovo a leggere un pezzo degno, per i miei gusti, ad essere incastonato nell'albo d'oro della storia di questo portale. Non voglio incensare troppo Arsenico, ma come noi da studenti superiori ricordavamo il Canto V della Divina Commedia, quello di Paolo e Francesca, così il sottoscritto un domani che non scriverà più per VxL (causa inchiostro finito) ricorderà sempre con estremo piacere "Cosa cavolo significa Vivo per Lei?"

Le origini della "palla" sembrano risalire agli antichi Romani, che troviamo negli scritti di quei tempi dove nell'Abazia di Fiastra nei pressi di Tolentino il Console Publio Petronio detto "lusor folliculator", ovvero giocatore di una piccola palla amava ritrovarsi e giocare con gli altri "pilicepri"  che in seguito nell'età imperiale giocavano nello "sphaeristerium" una struttura solitamente posta all'interno delle Terme. 
Svetonio narrò che lo stesso imperatore Augusto amava giocare a palla nei campi di Campo Marzio della Capitale. La "palla" era denominata "follis" forse il tipo più nobile in quanto manufatta con pelle conciata riempita di aria. Più plebea era invece la "pila paganica" cioè palla campestre, perchè si soleva giocare in campagna con una palla riempita di piume. 
Ma ci sono anche altre origini della "palla" attribuite al popolo atzeco, con movimenti molto simili alla pallacorda, ed i giocatori, a loro modo di pensare, avrebbero aiutato con il lavoro e le fatiche a rendere sempre prospero il movimento del Sole con il suo costante riscaldamento. 
Dunque le origini del "calcio" in più parti della nostra Terra hanno avuto Natali nobili, a tratti sacri e chi avrebbe mai pensato che a distanza di due millenni il mondo del Calcio sarebbe diventato un protagonista primario della nostra storia al pari di politica, cronaca e persino "affari".

Ricorderete tutti la foto shock del piccolo bimbo siriano, Aylan, di tre anni ritrovato morto sulla spiaggia di Bodrum, un paradiso turistico della Turchia. Correva il settembre 2015, il piccolo Aylan assieme al suo fratellino troverà la morte nelle acque dell'Egeo, quando il padre Abdullah Kurdi in balia delle onde e con il barcone rovesciato da un'improvvisa tempesta, vedrà sfuggirsi dalle mani nel tentativo disperato di salvare dalla furia delle acque i suoi due piccoli. 
La foto del ritrovamento del piccolo fece il giro del mondo, smuovendo a compassione tutti i popoli con i relativi governi, che si riproposero di definire una volta per tutte l'emigrazione di massa dell'etnia curda devastata ormai da una guerriglia senza fine
"I miei due bambini - dichiarerà a tutta la stampa il padre - li ho visti scivolare lentamente, ma inesorabilmente dalle mie mani ed annegare tra le devastanti ondate implorando inutilmente il mio nome. Uno spettacolo orribile, un segno indelebile che mi accompagnerà tutta la vita". I genitori erano diretti in Canada, paese ospitante, un lungo viaggio che la famiglia avrebbe dovuto affrontare, ma che si congelò così tremendamente tra i flutti malefici di quel mare.

Son passati 5 anni da quel triste episodio, ma ancora i governanti non hanno trovato una soluzione valida per arginare quell'esodo ormai di proporzioni bibliche. Qui in Italia assistiamo quotidianamente a sbarchi e purtroppo tragedie di naufragi con tante vittime, anche di mamme incinte e di tanti altri bambini. 
Ma non voglio parlar di politica, è un argomento molto delicato e a trattarlo ed applicarlo ci vorrebbero solo degli esperti, e non mi pare d'intravederli nella nostra patria ormai da qualche lustro. Purtroppo noi italiani dimentichiamo tutti i nostri problemi dietro una bella pizza, ancor meglio se allietata dalla visione della partita della nostra squadra e così tutto passa nel dimenticatoio, mentre al Parlamento si riuniscono solo per inventare qualche balzello di tassa in più. Fino a che una nuova commovente istantanea non ci toccherà il cuore e ci farà tornare saggi e caritatevoli, ma solo per poche ore, al massimo per qualche giorno... perchè torna il sabato, torna la pizza e torna la partita... mentre altre barche e... ahimè altre vite umane restano in balia di barconi rovesciati dalle intemperie e con molti dei loro disperati passeggeri ritrovati per sempre inermi sulle spiagge di tutti i mari.

Ma torniamo alla storiella del "Palla o Pallone", e alla sua ispirazione e qui mi riallaccio al bravo Arsenico; io alcuni giorni fa gli ho ispirato un articolo rievocando una canzone del mitico Pierangelo Bertoli e lui mi ha ispirato con quella foto associata di bimbi che giocano a "palla" (o "pallone"?) la scrittura di questa storiella che ancora deve ottenere una risposta: "Ma è nata prima la Palla o il Pallone?" è un po' come dire l'uovo o la gallina, tutto il mondo ancora si sta interrogando.
Allora provo io a dare una risposta al quesito traducendolo in chiave di "CalcioMercato": vorrei associare la Palla a Massimo e il Pallone ad Arsenico e chiedere ai nostri lettori a chi di questi due vadano le loro preferenze.
Ma quale occasione migliore se non quella del 1° Workshop che la Redazione di CalcioMercato ha approntato per il prossimo 26 c.m., io caro Arsenico ci sarò, spero anche tu sia presente, ma mi ero parso d'intendere in uno dei postcommenti al tuo recente articolo che semmai verresti mascherato, così il Direttore Agresti non ti riconoscerebbe... ah, ah,ah... Arsenico noi due siamo Romani... nun ce provà!!!...
Va bene che il Carnevale Ambrosiano dura quattro giorni in più e quindi quel mercoledì che in tutta la penisola è il giorno delle Ceneri, non vale per i meneghini e quindi se tu venissi mascherato per non duellare con il nostro Direttore... (so che hai una lunga diatriba in sospeso) io fossi in te mi presenterei in Via Tunisia 40 con una boccetta di "arsenico" tra le mani, io invece terrei tra le mie dei "vecchi merletti "... ma sai che coppia che faremmo!! Oppure dovremmo semplicemente continuare a batterci a suon di articoli mentre il mondo del calcio prosegue il suo puntiglioso cammino con il "Pallone"... ma si è fatta l'ora del pranzo e mia moglie mi sta chiamando: " Massimo... Massimo... ma dai che si fredda tutto... ma dove hai la testa, son tre volte che ti chiamo!!"
"Scusa cara ... ma penso proprio di avere la mia testa nel 'Pallone'!!"



Un abbraccio

Massimo 48