Penna in mano e via di pagelle. Sembro il mio professore di italiano delle superiori. Odio valutare, ma questi sono i rischi del mestiere. Vabbè sono poco credibile vero? Come quando lo diceva il mio prof, che in realtà adorava giudicare le persone con tanto di sorrisino perfido. Ora mi diletto anch’io, o perlomeno ci provo. Spazio alle valutazioni.

Donnarumma 7: altro che San Catello protettore di Castellammare di Stabia, Gigio fa miracoli! Ipnotizza Olmo due volte e mette le mani sulla vittoria cancellando il rigore a Morata. Santo subito. 
Di Lorenzo 7: prima a destra, poi a sinistra. Cambia la fascia ma non il risultato. Tiene benissimo e quell’intervento in scivolata sul cross tagliato di Oyarzabal...
Bonucci 6,5: Si conoscono a memoria, lui e Chiello. Edoardo Bennato li definirebbe il gatto e la volpe. Una coppia in affari. Dietro balla ma non crolla. In manovra è meno preciso del solito. 
Chiellini 6,5: Brutto, sporco e cattivo. La Santissima Trinità della difesa lui la incarna alla perfezione. Quando c’è da entrare non si fa problemi, di testa sono tutte sue. Piccolo grande neo l’errore sul gol di Morata, per fortuna non costa la finale.
Emerson 6,5: con Spinazzola è tutta un’altra storia, considerato che non giocava da tanto però. L’unica valvola di sfogo in uscita dal basso è dalla sua parte. Scende un paio di volte e prende anche una traversa.  (Toloi 6)
Jorginho 7: Ma che musica maestro!  Ieri meno direttore d’orchestra e più nei panni di recupera palloni. Capisce tutto con largo anticipo, guardare il rigore per credere. Freddezza glaciale, in confronto Bobby Drake era un fiammifero. 
Verratti 6: Soffre il dinamismo di Koke, va in difficoltà e si vede poco. Qualche recupero in scivolata ma siamo abituati ad un altro Marco Verratti.  (Pessina 6).
Barella 6: Lotta come un gladiatore nell’arena di Londra. Sradica un paio di palloni dai piedi dei professori spagnoli che però lo tengono talmente tanto, che quando ce l’ha, dimentica come si usa. Sbaglia tanto tecnicamente, troppo. (Locatelli 5,5)
Insigne 6: Si accende ad intermittenza come la lampada vecchia del nonno che sta lì sul comodino da trent’anni. Ma quando lo fa, illumina la stanza. Manda in porta Emerson un paio di volte, e quando ha la palla dà sempre l’impressione di poter sfregare la lampada, quella di Aladino, non quella del nonno sia chiaro, e inventare una giocata delle sue. (Belotti 6).
Immobile 6: Meglio che contro il Belgio. Non ci voleva molto penserete, effettivamente. Siamo ancora ben lontani dal Ciro visto alla Lazio, purtroppo. (Berardi 6).
Chiesa 7: La Chiesa di nuovo al centro di villaggio, urla così Fabio Caressa in telecronaca. Più che una Chiesa ormai è la Cattedrale di St. Paul di Londra. Dopo l’Austria, buca anche la Spagna. Sempre nella perfida Albione. Chissà che domenica... Stiamo zitti forse è meglio. Migliore in assoluto. (Bernardeschi 6).