Un giorno organizzeremo un grande evento VXL e in quella sede vorrò avere il potere di spostare le bibite analcoliche che verranno gentilmente offerte dalla Redazione mutando gli equilibri economico-finanziari di una multinazionale. Come dite? Indaco32 non ha lo stesso potere contrattuale di Cristiano Ronaldo? Tempo al tempo.
VOTO a questa patetica stupidaggine introduttiva: 2
VOTO alle competenze economiche-finanziarie dell’utente medio su internet: SV

Messi dipinge, Ronaldo scolpisce. Uno disegna una parabola da studiare nelle migliori scuole di architettura, l’altro prima chiude la gara con un rigore e un nuovo meme a disposizione degli internauti, poi si rende artista con un dribbling sul portiere da futurista. La loro epoca migliore è finita, ma sono sempre due delle più grandi espressioni di questo sport. Giusto per ricordarlo ai buontemponi che si credono simpatici dicendo che ormai sono andati.
VOTO agli immortali: 9

La pubblicità con cui Mbappé ha lanciato il nuovo paio di scarpe che rende velocissimi è stata una trovata davvero geniale. Ci ho messo qualche minuto a realizzare che non era uno spot, bensì uno scatto micidiale che ha costretto Hummels a rendersi protagonista di un intervento pazzesco dopo la strepitosa rete realizzata nel primo tempo (cattiva questa, lo so…). Credo che abbia delle qualità sovrumane, non si spiega altrimenti.
VOTO al pubblicitario del francese: 8

A proposito di alieni, ma l’assist di Pogba per l’arrivo in area di rigore del “fratello meno forte” che ha sfidato le leggi della fisica?
VOTO alla traiettoria: π*2.5

Io mi auguro di vedere Francia-Italia solo per un motivo: la corsa sui 100 metri che vedrà ai nastri di partenza Mbappé e Spinazzola. A proposito, all’Inter serve uno che gioca a sinistra. Mou, per cortesia, potresti mettere una buona parola in società e farci questo piccolo regalo? Io sono strabiliato dallo strapotere fisico e atletico di questo ragazzo eternamente sottovalutato.
VOTO al futuro campione olimpico sulle brevi distanze: 8

Adesso è nato un grande problema: quando torna Verratti, cosa diavolo succederà? Ecco, questo è uno di quei dubbi che non avevamo da circa 15 anni. Negli ultimi tempi, infatti, il nodo era riuscire ad assemblare una squadra dignitosa da presentare alla corte internazionale. Ora, invece, abbiamo persino un ventaglio di scelte possibili, assolutamente necessario date le temperature altissime a cui questa Nazionale sta contribuendo con prestazioni supersoniche. Io, però, lo dico: non toccate Barella. Nessuno si azzardi a volerlo fuori dai primi 11. Neanche lui.
VOTO alla modestia dell’interista post-partita: 4

Nel frattempo, Sassuolo è diventata la nuova patria dei talenti azzurri. In realtà, lo sapevamo in molti, ma adesso tutta Italia si è accorta che in Emilia-Romagna non esistono solo le grandi aziende, i cantanti o la Riviera, ma un movimento calcistico che potrebbe ergersi a docente di riferimento su tutto il territorio nazionale. Locatelli ieri ha raddoppiato il suo valore di mercato (le aziende interessate a rilanciarsi potrebbero pensare a lui come nuovo testimonial) e Berardi, forse (così anche Damiano Fallerini e Calatino mi perdoneranno), ha raggiunto la maturità (a proposito, da ieri sono iniziati agli esami: forza ragazzi!). Mimmo sta diventando grande: è davvero la volta buona?
VOTO alle casse del Sassuolo post-europeo: 9(0 milioni di euro).

Sarà merito di Oronzo Canà, sarà per il fatto che stiamo giocando a casa sua, ma Ciro Immobile sta finalmente trovando quella consacrazione internazionale da sempre suo tallone d’Achille. E come gli eroi mitologici, sta trascinando da vero condottiero, senza paura e con la voglia di scrollarsi di dosso le brutte etichette che mezzo mondo calcistico gli ha appioppato addosso.
VOTO alla costanza della Scarpa d’Oro 2020: 9

E ora permettetemi una punta di orgoglio interista: ma di Roberto Mancini ne vogliamo parlare? Uno che si prende sempre la briga di andare a far diventare grande qualcuno. E finora lo ha fatto. A prescindere da come andrà a finire, si percepisce che è tornato l’innamoramento perduto nei confronti degli Azzurri. Anche chi disprezza il calcio (al grido di “solo per il calcio andate in piazza” e altri slogan populistici vari), è tornato ad avvicinarsi alle gesta della Nazionale.
VOTO all’amore per i colori azzurri: 9

E ora, una piccola confessione. Ma sottovoce, perché so che corro il rischio di rasentare il sacrilegio. Non ho vissuto il 1982. Non ho vissuto Italia ’90. Ricordo Francia ’98, il mio Mondiale preferito, forse avvantaggiato dall’età sognante. Ricordo con orgoglio il 2006, in cui vincemmo dopo una stagione segnata dal più grande scandalo della storia del calcio italiano, e in cui ci prendemmo la rivincita contro la Germania prima e contro la Francia dopo (Euro 2000 docet). Un momento indimenticabile, sia ben chiaro, ma non l’apoteosi. Non aveva quel carico emozionale che coloro che hanno vissuto 24 anni prima ritengono sia ancora inavvicinabile. Abbiamo avuto qualche sussulto a Euro 2012 e a Euro 2016 ma mai, e dico mai, mi sono sentito così esaltato dal 1998 in poi. Lo so, è forte come frase, ma credo che quello che sta succedendo in questa edizione sia ancora più intenso di quanto provato 15 anni fa. Sarà che arriva dopo un anno e mezzo in cui il mondo è alle prese con un nemico terribile, sarà che dopo anni di digiuno finalmente abbiamo una squadra competitiva, ma sento questo. E non importa il risultato, parlano i numeri: una squadra solida, a un passo da infrangere record quasi secolari e che, come sopra, ha riportato la gente a rispolverare il tricolore. Io non le ho vissute quelle notti ma forse, e facendo tutti gli scongiuri possibili e immaginabili, le notti magiche della nostra generazione sono arrivate.
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Indaco32