La Juve perde di nuovo contro la Lazio.
Una squadra che non riesce a portare a casa il 1° trofeo stagionale e a vendicare la sconfitta in campionato, che è stata la prima in campionato.

Faccio subito una premessa: complimenti alla Lazio e a Inzaghi che è riuscito a costruire una squadra compatta e unita, con un'impronta di gioco ben definita. I complimenti vanno anche alla società, in primis a Tare e ai suoi collaboratori che hanno saputo costruire una squadra con logica, senza sperperare soldi.

La Juve si è dimostrata una squadra spenta, senza idee, e che ha raggiunto il pareggio solo grazie ad un'azione individualista di CR7, finalizzata da Dybala. Dopo aver chiuso il primo tempo in parità la Lazio ha preso le redini della partita e l'ha guidata verso vette celestiali. La vecchia signora frastornata non ha saputo rialzarsi dai colpi che riceveva ed è affondata sotto i colpi di Lulic e Cataldi. 

La differenza si è vista anche nei cambi, dove Caicedo e Cataldi hanno fatto la differenza mentre Ramsey e Douglas Costa no. La Juve sembra imbrigliata nelle idee del suo allenatore, in stato confusionale e poco serena, visto i battibecchi di Bonucci con Sarri e Pjanic e le lamentele di Higuain che incitava la squadra a muoversi.

Le lacune sono visibili ad occhio nudo: questo centrocampo e questa difesa non sanno dare delle basi solide per liberare al vento il " Dygualdo", e basta trovare una squadra ben organizzata come la Lazio e che sa ben verticalizzare per cadere come un pero troppo maturo. Quello che preoccupa è che certi schemi, come detto da Chiellini qualche settimana fa, sembrano far fatica ad insidiarsi nelle menti e di conseguenza gambe dei calciatori. La difesa, punto granitico delle Juve di questi anni, e si tutte le epoche vincenti bianconere, sta perdendo certezze e sicurezze. 

E qui i nodi vengono al pettine: questa estate al mercato mi sentivo di dare massimo 7.5: ora come ora l'unico che sta facendo vedere il suo vero valore è De Ligt, spinto dall'infortunio di Chiellini. Gli altri sono ancora part-time, tra infortunii e scelte tecniche.

Ora però, speriamo che le feste facciamo riflettere calciatori, allenatore e società, perché il prossimo anno, come da pronostico, sarà tutto più difficile, visto che le avversarie sembrano aver trovato la password giusta per entrare nel software della Juve e d'invadere qualche sicurezza dell'hardware bianconero.