Pablo Daniel Osvaldo può essere definito uno dei calciatori più rock in assoluto. È stato un attaccante argentino naturalizzato italiano che si è ritirato dal calcio giocato a soli 30 anni per seguire e dedicarsi ad un'altra sua passione, ovvero la musica Rock. Praticamente un calcio al rock...

Pablo Daniel Osvaldo, noto come Dani Osvaldo, nasce a Lanus, in Argentina, il 12 Gennaio del 1986. Cresce nelle giovanili del Lanus, del Banfield e dell'Huracan, club con il quale esordirà in prima squadra e tra i professionisti nel 2005, nella seconda divisione Argentina, dove sarà artefice in 33 presenze di 11 gol.
Nel gennaio del 2006 sbarca in Italia, e precisamente all'Atalanta, in Serie B, dove in 3 presenze segnerà un gol. La successiva estate lo vedrà protagonista in Puglia, in quel di Lecce. La prima parte di questa sua esperienza pugliese, sempre nella serie B italiana, è molto positiva, con Zdenek Zeman in panchina, Osvaldo è titolare. A seguito dell'esonero del coach boemo dopo 18 giornate del campionato cadetto del 2006/2007, e il conseguente ingaggio come coach dei pugliesi di Giuseppe Papadopulo, le cose per Osvaldo non vanno per il meglio. Il nuovo tecnico non lo vede e lo impiega meno frequentemente. Chiuderà la stagione con 31 presenze e 8 reti. Era in comproprietà con l'Atalanta.

L'Atalanta riscattera' Osvaldo dal Lecce a titolo definitivo per 1,6 mln e lo rivendera' alla Fiorentina per 4,5 mln di euro nell'agosto del 2007. Qui si presenta con una doppietta nel derby toscano che vede la Fiorentina contrapporsi al Livorno in trasferta. Finirà 3 a 0 per i viola.
Con la Fiorentina arrivano anche le sue prime presenze nelle coppe Europee, precisamente in Coppa Uefa, e arriva anche il suo primo gol nella medesima competizione contro i greci dell'Aek Atene. Il match finirà uno a uno. Nell'ultimo match di campionato è protagonista con la maglia della Fiorentina di uno spettacolare gol in rovesciata contro il Torino, match vinto per uno a zero, che regalerà ai toscani il quarto posto in campionato e la conseguente qualificazione al terzo turno preliminare della Uefa Champions league.

Nella stagione successiva, 2008/2009, non verrà impiegato con continuità dalla Fiorentina, ma fa il suo esordio nella Champions League, contro il Bayern Monaco, match disputato il 5 novembre 2008 e finito 1 a 1. Per lui in totale complessivamente un bottino di 5 reti su 21 presenze.

Nel gennaio del 2009 passa al Bologna per 7 mln di euro. Qui tra infortuni e panchine varie, non riesce a rendere. Il suo bottino con i felsinei sarà di 25 presenze in campionato condite da 3 reti. Nel gennaio del 2010 viene ceduto in Spagna, all'Espanyol per 5 milioni. Ci resterà nel club spagnolo di Barcellona anche nella stagione 2010/2011. In totale segnerà complessivamente nella Liga Spagnola 20 reti su 44 presenze.

Nella stagione 2011/2012 passa alla Roma per 15 mln di euro. Il 25 novembre 2011 è protagonista di un episodio e di un comportamento discutibile. Dopo la sconfitta contro l'Udinese, nello spogliatoio rifila un pugno al suo compagno di squadra, l'argentino Erik Lamela, reo di non avergli passato il pallone durante una azione di gioco. Inoltre è vittima di un infortunio alla coscia destra che lo costringerà a stare fermo per circa un mese.
Con la Roma in campionato la prima stagione collezionera' 11 gol in 26 presenze. Nell'annata successiva con la maglia giallorossa è artefice di una stagione di alti e bassi. Il 20 dicembre del 2012 viene squalificato per tre giornate poiché durante un match di coppa Italia contro l'Atalanta, colpisce volontariamente un avversario con una gomitata. Il 28 aprile 2013 segnerà la sua prima tripletta in carriera contro il Siena in campionato con la maglia della Roma, match vinto dai giallorossi per 4 a 0. Nella finale di Coppa Italia del 26 maggio 2013, contro la Lazio, persa dai giallorossi per uno a zero con gol di Lulic, Osvaldo lascia il campo insultando il suo tecnico Aurelio Andreazzoli, reo di avergli concesso poco spazio. E il giorno dopo twitta anche una frase contro il suo coach. Conclude la stagione con 17 reti in 30 partite.

Il 18 agosto 2013 si trasferisce in Inghilterra, al Southampton, nella Premier League inglese. Viene pagato 15,1 mln di euro dal club inglese, che lo preleva dalla Roma. È stato voluto fortemente dal coach Mauricio Pochettino, che lo aveva allenato all'Espanyol. Il 3 gennaio del 2014 viene squalificato per 3 giornate per aver partecipato alla rissa scoppiata al 94esimo minuto di gara nel match che vedeva la sua squadra contro il Newcastle Utd. Fu multato anche di 40 mila sterline. Il 23 gennaio successivo viene sospeso per due settimane dal suo club per un litigio accaduto con un suo compagno di squadra, José Fonte, che riporterà, a seguito di questo scontro, gravi lesioni sulla faccia. Con il club inglese ha collezionato 13 presenze in campionato e soli 3 gol.

Il 31 gennaio seguente passa in prestito semestrale alla Juventus, con il quale vince il campionato di serie A contribuendo al trionfo con un gol segnato in 11 presenze.

Il 6 agosto 2014 si trasferisce all'Inter dal Southampton, proprietario ancora del suo cartellino, in prestito con diritto di riscatto a 7 mln di euro. L'8 gennaio del 2015, durante il match contro la Juventus, è protagonista in campo di un diverbio molto acceso con Mauro Icardi. Verrà messo fuori rosa dalla società. Di tutta risposta, decide di disertare gli allenamenti, e così l'Inter, il 21 gennaio del 2015 lo sospende da tutte le attività del club. L'Inter gli fa anche causa presso il collegio arbitrale e il 10 febbraio del 2015 rescinde il suo contratto con i nerazzurri. Con l'Inter il suo score è di 12 presenze in serie A e 5 reti. Due giorni dopo, il 12 febbraio del 2015, si trasferirà al Boca Juniors, sempre in prestito dal Southampton.

In Argentina con la maglia del Boca esordirà nella coppa libertadores e segna all'esordio in questa competizione, nel match contro il Montevideo Wanderes. In campionato collezionera' 11 presenze e 3 reti. A fine stagione lascia il Boca e rescinde il suo contratto con il Southampton.

Il 5 agosto 2015 si trasferisce al Porto, in Portogallo. Segnerà solo un gol con la maglia della squadra portoghese contro i Belenenses, match vinto 4 a 0. In totale in campionato collezionera' 7 presenze e la miseria di una marcatura. L'8 gennaio del 2016 rescinde il contratto con la squadra portoghese e il giorno si seguente si trasferisce di nuovo al Boca Juniors. Il 16 maggio dello stesso anno il club argentino gli rescinde il contratto per dei comportamenti non consoni al regolamento del club. Osvaldo, durante il match di coppa libertadores contro gli uruguaiani del Nacional, si è messo a fumare davanti ai suoi compagni, e ha avuto un alterco successivamente dopo essere stato ripreso e richiamato per questo suo atteggiamento. Chiuderà questa sua esperienza con soli 3 match disputati in campionato e zero reti.

Il primo settembre del 2016 si ritira dal calcio giocato, poiché rimasto senza contratto, e decide di dedicarsi alla sua più grande passione, la musica.

Grazie ai suoi avi originari di Filottrano, nella provincia anconetana, ha avuto la cittadinanza italiana e ha scelto di giocare con la maglia dell'Italia. Con la Nazionale italiana olimpica under 21 nel 2008 ha vinto il Torneo di Tolone, realizzando il gol decisivo contro il Cile in finale. Con la nazionale complessivamente ha giocato 14 volte realizzando 4 marcature. Nel suo palmares figurano un campionato di Serie B vinto con l'Atalanta nel 2005/2006, e un campionato di Serie A con la Juventus nel 2013/2014.

Dopo aver smesso di giocare a calcio, si è dedicato alla musica diventando il front-man del gruppo musicale dei 'Barrio Viejo'. Ora è la voce e il cantante di questo gruppo.
Dal calcio alle note musicali. Osvaldo va ancora a segno con il rock and roll. Osvaldo, un calcio per il rock...