Inizio subito chiarendo che, logicamente, si tratta di una mia provocazione e non certamente di una trattativa portata avanti dai Nostri Dirigenti. Essendo periodo di mercato, si susseguono i nomi di giocatori che potrebbero rafforzare la squadra, dimenticando troppo facilmente, non solo il gravissimo momento economico che sta attanagliando tutto il mondo ( e fortuna che lo sport è riuscito, a proprie spese, a ritagliarsi uno spazio, utilissimo per aiutare a distrarsi dall'incubo pandemia, che ci condiziona pesantemente e quotidianamente, da quasi un anno) ma, in modo particolare per il Milan, sia la profondità della rosa che il percorso intrapreso, finalizzato nella ricerca di abbattere i costi, diminuendo perdite insostenibili.

La rosa del Milan è composta da 27 giocatori, oltre a Primavera aggregati alla squadra. Un numero più che sufficiente per affrontare gli impegni sportivi, per quanto numerosi, anche in presenza di infortuni. Allora perché tutti i tifosi chiedono a gran voce dei rinforzi? La risposta è sufficientemente facile. Ci sono 5 giocatori che non vengono utilizzati. Musacchio, perchè reduce da un infortunio, ma principalmente poichè a fine contratto, Duarte, non ritenuto all'altezza, Conti, bloccato da infortuni e da una condizione atletica sempre insufficiente e i giovani Colombo e Maldini, troppo inesperti e utilizzati solo in casi estremi. A complicare le cose, non è quindi solo il loro utilizzo e il riferimento principale è ai primi tre, ma l'impossibilità di alleggerire i loro stipendi trovando una collocazione anche in prestito. 

Ecco spiegato il motivo per cui la Società insiste nell'affermare che verranno valutate solo "OPPORTUNITA'", non acquisti casuali, ma esclusivamente di prospettiva, utili a rinforzare la squadra, guardando più il futuro del presente, con Simakan e Kone come nomi più gettonati. Una strategia che per quanto comprensibile e condivisibile, lascia spazio a due considerazioni impossibili da non mettere in evidenza.

1- Cogliere l'opportunità, non ha solo una valenza economica, ma anche e specialmente sportiva. Gli ottimi risultati ottenuti fino ad oggi, non possono essere considerati casuali, rafforzare la squadra per quanto non possa essere garanzia di vittorie, non sarebbe dunque una spesa inutile o superflua, ma piuttosto un investimento, a breve termine, che potrebbe trasformarsi in un inaspettato ritorno economico e di immagine. 
2-  La valenza della Proprietà. Per quanto rappresentati da un Fondo Economico, molto astratto e poco presente (fisicamente), dubito che non sappiano l'importanza di cogliere un'opportunità che fino a pochi mesi fa sembrava impossibile. La risalita dell'immagine del Milan, nel mondo, è stata enorme e vivendo all'estero ne ho la dimostrazione quotidianamente. Il Fondo Elliott è un'immagine vincente, che sta imponendo scelte innovative in un ambiente tradizionalista, vincere una competizione o addirittura il Campionato, cosa alla portata, quale ritorno garantirebbe, dopo nove anni di dominio bianconero? Se non si emozionano davanti a questa opportunità, se restano vincolati a bilanci imprescindibili nonostante i cassetti della scrivania trabocchino di soldi, frutto di moltissime altre attività, gestite perfettamente, allora grazie ugualmente di tutto, ma la "passione" avrà sempre la meglio sui "libri contabili", perchè non chiediamo spese folli, ma semplicemente di "Credere in un primato che vede il Milan in testa dalla prima giornata di Campionato". 

Ecco che la mia provocazione prende forma con motivazioni sufficienti per essere analizzata.
Rudiger, Ozil e Jovic, tre giocatori ai margini delle rispettive squadre, pesando sui bilanci, ma impossibilitati di essere ceduti, troppo alte le loro valutazioni in un momento così difficile e privo di liquidità. Tre prestiti secchi, per sei mesi, accollandosi solo gli stipendi. Rudiger è nato a Berlino, il 3 marzo del 1993, prestante difensore del Chelsea, alto 1,90, conosce perfettamente il campionato italiano. Una garanzia, che sarebbe utilissimo migliorando un reparto già forte, ma messo sotto pressione dalle molte competizioni e partite. Ozil, lo splendido centrocampista tedesco dell'Arsenal. Nato il 15 Ottobre 1988 a Gelsenkirchen, quindi non più giovanissimo, è in discordia con il suo club, per motivi economici. Lo vedrei utilissimo, non solo come riserva di lusso, ma specialmente come guida nel miglioramento tecnico dei nostri giovani. Lukas Jovic, nato il 23 dicembre 1997, attaccante del Real Madrid, poco utilizzato da Zidane. Inutile elencare le sue qualità. Certo se Ibra sta bene sarebbe una riserva, oppure potrebbe levare spazio a Leao, ma parliamo di solo sei mesi e di tre competizioni a disposizione.

Minima spesa, massimo rendimento e sfido qualsiasi tifoso, milanista o non, nell'affermare che con questi tre rinforzi il Milan finirebbe la stagione senza pronunciare quella frase tanto cara a Mourinho: "ZERO TITULI"
Mi viene da sorridere nel leggere che il Milan segue Kone, un giovane francese che gioca in seconda serie, che non conosce il nostro campionato, quando abbiamo Pobega in prestito allo Spezia. Sarà anche un prospetto interessante, ma se sono a pochi metri dal traguardo, non penso certo alle gare del prossimo anno. 
FORZA MILAN