L'ha decisa Osimhen dal dischetto su un episodio, ma la partita fra la squadra neocampione d'Italia, il Napoli di Spalletti, e la Fiorentina di Vincenzo Italiano sul campo ha detto altro.
Giusto sottolineare i giorni particolari di Napoli e del Napoli, la poca preparazione riservata a questa partita e le emozioni, ma la Fiorentina ha dimostrato di essere una squadra capace di giocare un ottimo calcio contro tutto e tutti, anche contro una squadra appena campione d'Italia.
C'erano 60 mila tifosi dentro lo stadio e altrettanti fuori, ma la Fiorentina ha dimostrato di essere una squadra coraggiosa e propositiva. Non le sono mai tremate le gambe, altre squadre molto probabilmente la partita l'avrebbero sofferta maggiormente.
Nel primo tempo ha sempre giocato la squadra di Italiano con qualità e idee, con fraseggio, dominio del gioco e coraggio. Aveva creato diverse situazioni per poter far goal e non aveva rischiato nulla. Nella ripresa il Napoli è partito più forte, ha alzato il ritmo e il baricentro, oltre ad aver inserito giocatori chiave come Kvara, Lobotka e Zielinski.
La Fiorentina è rimasta in partita, rispondendo colpo su colpo e creando comunque molte più occasioni per far goal rispetto a un Napoli che di pericoli veri e propri ne aveva creati solo due, i rigori. Sono arrivati buoni segnali dal reparto difensivo dopo le ultime prove e il centrocampo nel primo tempo è girato bene(un pochino meno nella ripresa).

La nota negativa è stato l'attacco, perché la Fiorentina ha creato molto ma non è stata incisiva.
Jovic ha giocato un buon primo tempo, meno nella ripresa, Sottil è stato molto incostante e poco incisivo mentre Nico ha sulla coscienza il rigore che ha deciso la partita e una rete sbagliata, oltre a diversi errori tecnici non da lui. Un pochino di ossigeno e di brillantezza l'aveva portata Kouamè, ma niente.
La Fiorentina ha creato molto e subito poco, giocando un bel calcio contro i campioni d'Italia. La prestazione è stata ottima sotto tutti i punti di vista, è mancata concretezza davanti e la squadra ha pagato gli episodi. In vista delle prossime gare questa resta comunque una prova molto rassicurante.

PAGELLE PERSONALI
TERRACIANO 6; commette un errore grave e rimedia parando il primo rigore. Per il resto non deve fare nemmeno una parata.
DODO 6,5; grande attenzione in entrambe le fasi.
MILENKOVIC 7; marca benissimo il capocannoniere della Serie A.
IGOR 6,5; aiuta Milenkovic e si riscatta dopo l'orribile gara contro la Salernitana.
TERZIC 5,5; alti e bassi.
BONAVENTURA 6; nel primo tempo è centrale nel gioco, cala nella ripresa.
AMRABAT 6,5; l'unico errore che commette è il fallo da rigore ma non è sua la colpa principale. Gioca una gara di sostanza.
DUNCAN 6,5; nel primo tempo è il migliore in campo, sporcando e recuperando molte palle. Cala leggermente nella ripresa, ma la prestazione è positiva.
GONZALEZ 4,5; commette il fallo da rigore, si mangia un goal e commette diversi errori tecnici non da lui. Non la sua miglior prova decisamente.
JOVIC 6; sarebbe 5,5 perché nel primo tempo è presente e incisivo, va vicino al goal in diverse circostanze. Nella ripresa cala, servendo solamente una grande palla a Kouamè. Mezzo voto in più perché rispetto alle ultime gare sembra leggermente in crescita, ma sempre troppo poco.
SOTTIL 5; tanto fumo e poco arrosto. Non commette errori, ma prova a incidere troppo poco.

Subentrati
VENUTI 5,5; serve a Gonzalez la palla dell'1-1, si impegna sempre al massimo. Kvara è difficile da tenere per chiunque, però bisogna ammettere che non lo prende veramente mai...
CASTROVILLI 5,5; entra e incide troppo poco in partita.
MANDRAGORA 5,5; stesso identico discorso fatto per Castrovilli bisogna farlo anche per Mandragora.
KOUAMÈ 6,5; entra molto bene in partita.
SAPONARA 5,5; incide poco.
ITALIANO 6; la Fiorentina ha giocato una buonissima gara, la formazione è stata perfetta. Avrei tolto un pochino prima Sottil.

Peccato aver fatto una buonissima gara senza aver raccolto nulla, ma la Fiorentina ha dimostrato ancora di star bene fisicamente e di essere squadra vera. E l'ha dimostrato contro una squadra che deve essere presa come punto di riferimento per programmazione, modus operandi e progettualità. Vincere in piazze come Roma, Firenze e per l'appunto Napoli non è assolutamente facile, De Laurentiis c'è riuscito grazie al lavoro e alla costanza. Sarebbe molto bello toglierci soddisfazioni simili anche a Firenze, perché non siamo secondi a nessuno come calore e senso di apparenza.
E Firenze può e deve sognare, viste le partite che vivrà da protagonista in questo finale di stagione. Giovedì al Franchi giocheremo una delle prime finali di questa stagione, la semifinale di Conference contro il Basilea. Servirà la miglior Fiorentina per vivere una serata magica. E soprattutto servirà il Franchi delle grandi occasioni. 
Testa a giovedì!

AVANTI FIORENTINA!