Incredibile, ma vero. In rete c'è stato chi ha elogiato il comportamento di Ospina. Definito come eroico e da grande uomo. Se non da esempio. D'altronde, nella società del ritorno al passato, non poteva che essere questo linguaggio. Ma qui, di eroico, c'è stato veramente poco. Anzi, un bel niente. Semplicemente assurdo mantenere in campo un portiere dopo che ha preso una botta in testa rilevante come quella accaduta ad Ospina dopo pochi minuti nella sfida contro l'Udinese. Fasciato all'inverosimile e lo staff ha deciso di continuare a mantenerlo in campo. E poi, ovviamente, è successo quello che era probabile che accadesse.

E' svenuto. Delle riflessioni vanno fatte, i traumi cranici sono sempre più diffusi nel calcio, spesso sottovalutati. Come si è potuto mantenere in campo un giocatore in quelle condizioni? Ciò a prescindere dalla decisione del giocatore stesso.

Devono essere altri a decidere, non lui, perchè l'agonismo e la voglia di voler dimostrare al mondo le proprie gesta sportive, fanno passare in secondo piano cose più importanti. Poteva finire peggio per Ospina, che quanto accaduto sia da stimolo e riflessione, perchè non abbia più luogo una cosa del genere e soprattutto risparmiateci le litanie sull'eroismo e sull'essere grande uomo. Perchè queste sono solo delle grandi stronz...