La gara con il Liverpool ha regalato un'immensa gioia ai tifosi accorsi numerosi al Maradona e a tutta la città. Purtroppo questo successo lascia uno strascico importante con Osimhen costretto ad uscire sul finale del primo tempo per un problema muscolare, rilevatosi poi una lesione. E pensare che la presenza del centrale Nigeriano è stata in dubbio nei giorni precedenti alla gara con vari allenamenti saltati. Eppure è stato rischiato lo stesso, nonostante la finestra di mercato estiva abbia portato all'ombra del Vesuvio due calciatori in grado di ricoprire il ruolo e che, una volta riscattati, costeranno al club la bellezza di CINQUANTA MILIONI, bonus compresi.

Ed è così che Raspadori e Simeone partono dalla panchina ed Osimhen, che fa dell'esplosività il suo marchio di fabbrica, va in campo da titolare correndo verso una tragedia annunciata. Il caso ha voluto che il sostituto dell'ex Lille ha impiegato giusto 3 minuti per realizzare il sogno di una vita e far gol in Champions League, lasciando anche un po' di amaro in bocca ai tifosi che dovranno fare a meno per un mese di un giocatore che non è solo un bomber o uno che fa salire la squadra, Osimhen è uno schema. 

Palla lunga per Osimhen che va ad attaccare la profondità e spezza la squadra avversaria in due, aprendo spazi nei quali i compagni si inseriscono. Questa è la principale caratteristica che rende Osimhen il vero insostituibile nel Napoli, non tanto per le sue doti da bomber (anzi "si mangia" anche qualche gol di troppo), ma perché rappresenta un'alternativa al gioco palla a terra del Napoli, un'arma in più... e mancherà per un mese... perché non è stato preservato...