Ottantuno milioni. Tanto viene valutato Victor Osimhen, ventiduenne attaccante del Lille. Ottantuno milioni sono quelli che il Napoli avrebbe - il condizionale è d'obbligo - offerto alla compagine francese per portare il calciatore nigeriano all'ombra del Vesuvio. Rumors di mercato parlano di 50 milioni più il cartellino di Ounas, esterno mancino che, dopo due anni di Napoli, nell'ultima stagione ha giocato nel Nizza con buon profitto. Il direttore sportivo dei partenopei, Cristiano Giuntoli, è in contatto continuo con Osimhen e il suo entourage, che non più tardi di due giorni fa ha visto qualche avvicendamento, tanto è vero che il ragazzo ha deciso di prendersi dieci giorni di tempo per confrontarsi con uno dei nuovi procuratori per poi ufficializzare la decisione a De Laurentiis.

"Non capisco di quale ultimatum si parli. Credo di essere stato sufficientemente chiaro", da dichiarato il patron del Napoli in occasione della presentazione del ritiro estivo, che quest'anno non si svolgerà nell'incantevole cornice trentina di Dimaro, bensì nella più vicina e altrettanto bella e attrezzata Castel di Sangro, in Abruzzo. Don Aurelio vuole Osimhen, ottimo prospetto che potrebbe garantire corpose plusvalenze future e, soprattutto, calciatore molto gradito a Gennaro Gattuso, il quale sarebbe pronto - continuiamo coi condizionali, non si sa mai - persino a decurtarsi parte dello stipendio per far si che il nuovo Napoli nasca con l'impronta del fu mediano del Milan e della Nazionale. Osimhen, però, deve sposare il progetto al cento per cento: De Laurentiis non vuole essere il trampolino di nessuno, Napoli non può ridursi a vetrina per i calciatori che ambiscono ai top club. Chi viene a vestire la casacca azzurra deve sputare sangue e sudore, immedesimarsi con la città e con i partenopei, considerare il Napoli un punto di arrivo e non di partenza verso altri lidi.

Intanto la città freme per l'attesa di quello che potrebbe essere non solo il primo colpo dello stranissimo mercato estivo post-covid, ma soprattutto l'acquisto più costoso nella storia del club partenopeo. Proliferano ad ogni angolo esperti di calcio francese pronti a giurare che ci troviamo di fronte a un nuovo Cavani, anzi un nuov Tierry Henry, fino a scomodare Weah. "Vieni, 'sta casa aspetta a te. Vieni, che smania 'e te vedé", si potrebbe cantare, parafrasando una antica e celebre canzone napoletana. Una minoranza di supporters azzurri, ancora scottata dalla tenelovela James Rodriguez dell'estate scorsa, preferisce invece andare coi piedi di piombo, non sbilanciarsi e soprattutto attendere l'ufficialità dell'acquisto. Da quanto è emerso nelle scorse settimane, Osimhen è rimasto incantato dalla città e sarebbe più che favorevole a trasferirsi, ma chiaramente ci sono tanti punti interrogativi che un ragazzo giovane col vento in poppa deve risolvere. Valutazioni di natura economica, in primis, e di progetto sportivo del Napoli, in secundis. E' chiaro che più passano i giorni, più la posizione del giovane attaccante diventerà scomoda e questo tira e molla rischierà di nuocere più che giovare alla sua immagine. Napoli, piazza passionale e umorale, non ama i tentennamenti, in campo e fuori.