Pulcinella, la famosa maschera artistica ideata ad Acerra dall'attore capuano Silvio Fiorillo nei primi decenni del Seicento, è come se rivivesse in questo periodo tutta la sua teatralità, la sua enfasi, il suo coraggio nelle vesti del 23enne attaccante nigeriano Victor Osimhen, che costretto a giocare con una maschera nera sul volto, conseguenza di un recente infortunio, riesce a reincarnane le gesta in maniera perfetta, emozionando ed allibendo tutto il pubblico partenopeo accorso in massa all'ex stadio San Paolo che mai come in questa stagione s'identifica così prossimo a rivivere le gesta del campionissimo Diego Armando Maradona sognando, nella sfida contro i Rossoneri, il suo terzo scudetto.

Arsenio Lupin è un elegantissimo "ladro gentiluomo", ideato dallo scrittore francese Maurice Leblanc nel 1905, ruba per sé, ma anche per i più bisognosi, e forse l'altra sera, nonostante una fastidiosa ferita rimediata per opera di un maldestro intervento di Koulibaly, il suo gesto è stato ben visibile e così per una volta smascherato mentre si accingeva con un tocco da biliardo deviando un tiro di Calabria alle spalle dell'esterefatto Ospina, portando con la maestria che lo contraddistingue, un preziosissimo bottino ai piedi della Madonnina, dove il popolo Rossonero attende ansiosamente da due lustri la cucitura del suo 19mo scudetto.

Un Milan che dopo due scialbi pareggi contro Salernitana e Udinese torna a pieno titolo e con 60 punti in vetta alla classifica (se pur provvisoriamente nell'attesa del recupero della gara tra Bologna ed Inter).
La sfida contro i Partenopei è sintetizzata in pochi numeri che evidenziano la serata no degli uomini di Spalletti, dove spiccano da un lato l'encomiabile lavoro svolto in ogni settore da Osimhen, e dall'altro la totale assenza dei colpi di Insigne e gli scarsi rifornimenti ricevuti da un centrocampo colto da una forte crisi asmatica... ed eccoci ai numeri: Napoli 546 passaggi con il 61% di possesso palla contro rispettivamente 354 e 39, il che tradotto significa che il Milan ha fatto correre di più la palla e con minor tocchi sfiancando le folate asfittiche del mai domo numero 15 nigeriano l'unico degno di valida citazione. L'altro numero che misura la dispnea è un bel 7 contro un brutto 2, tanti sono infatti i tiri in porta calciati dal Milan e dal Napoli.

Le pagelle stilate dai maggiori quotidiani sportivi assolvono soltanto 3 giocatori del Napoli, ovvero il portiere Ospina, il difensore Di Lorenzo ed il mediano Lobotka, mentre tutti gli altri, Spalletti compreso, reo del progressivo appannamento della squadra specie dopo lo svantaggio ed aver così buttato al vento una ghiotta occasione per proseguire nella lotta per la conquista dello scudetto, ottengono una votazione insufficiente.
Altamente sufficiente ed unanime è stata invece la valutazione sul Milan a partire dal portiere Maignan, attento e sicuro nelle poche volte chiamato in causa, passando per Calabria, ottimo il suo assist fornito a Giroud, e al duo Tomori-Kalulu, autentici francobollatori del devastante Osimhen. Un ritrovato Theo Hernandez, prestazione da 7 avendo ritrovato grinta e velocità dei tempi migliori concludendo con un pallone perla fornito al 90' a Saelemaekers che si mangiava il gol del raddoppio. Ottimo il lavoro dell'onnipresente Bennacer, forse il migliore tra i rossoneri, ma nulla da dire sull'instancabile Tonali, l'estrosità alla continua ricerca del gol di Messias, la superiorità numerica creata da un volitivo Kessie, ed infine la spina nel fianco con i suoi dribbling asfissianti, le sue giocate da candidato al Pallone d'Oro del portoghese Rafael Leao e pochi metri più avanti il rapace dell'Alta Savoia il transalpino Olivier Giroud, il vero mattatore della gara, al suo ottavo gol in campionato, gol pesante, alla Pippo Inzaghi, degno della maglia numero 9, un gol di rapina... un gol degno di un Arsenio Lupin sulla scena!
Ecco... in fondo in fondo... lo stadio Maradona è stato ieri sera un po'... come il Teatro San Carlo... con in scena due commedianti... Pulcinella da una parte ed Arsenio Lupin dall'altra!

Per ora lo scaltro Lupin è riuscito a rapinare il frenetico Pulcinella... ma ci vorranno altre 10 rappresentazioni per sapere se il suo bottino contenga o meno lo scudetto Numero 19 al quale squadra, tifosi, allenatore e tutto il popolo Rossonero tiene moltissimo!
Comunque vada a finire stiamo assistendo, in un periodo complicatissimo tra pandemia e venti di guerra, ad uno dei finali di campionato più avvincenti di questo nuovo millennio... ed è quanto possa bastare a ripagare i nostri occhi da una incipiente e monotona sonnolenza! 

Un caro abbraccio
Massimo 48