Puntellare la rosa. E' il primo appunto scritto sul taccuino di Beppe Marotta e Fabio Paratici per questa estate. Puntellare, migliorare, completare. Calciatori che sappiano fare la differenza (vedi Higuain) oppure campioncini acerbi da svezzare (vedi Dybala) non importa... basta che siano da Juve, che sappiano indossare la maglia con onore e dare tutto per essa. La ricerca del profilo adatto potrebbe tranquillamente fermarsi a Firenze. Italiano, giovane, di classe, nel ruolo che manca alla Juventus. L'unico neo è che stiamo parlando di uno corteggiatissimo in Italia e in Europa e una società, la Fiorentina, restìa a vendere alla Vecchia Signora. Federico Bernardeschi, numero 10 viola, nasce proprio in Toscana, nella terra di Buffon, a Carrara il 16 febbraio 1994. Da Carrara a Firenze il passo e breve e Federico si cuce addosso il giglio e la maglia viola della Fiorentina fino a non mollarla più, eccetto una parentesi a Crotone in cui sboccia nei professionisti. Un anno in B e poi ancora Fiorentina, con 7 presenze. Stagione successiva con il numero 10 che fu di Antognoni e Baggio, indossato senza grossi problemi ad affrontare il Barcellona in amichevole estiva siglando una doppietta. I numeri c'erano e si sono subito visti, la fiducia di Paulo Sousa è stata una logica conseguenza. Prima stagione da incorniciare tra i grandi con il mister portoghese che gli ritaglia diverse zone di campo e lo abitua a correre sulla fascia nello spregiudicato 3-4-2-1. Uno con la sua classe a rincorrere l'avversario come un giocatore di provincia, salvo poi dar vita a giocate degne del numero sulla schiena. Alti e bassi, così come il resto della squadra, che si ripetono anche nella stagione successiva, quella attuale, che però vede in Bernardeschi andare in doppia cifra in campionato, sempre più idolo dei tifosi. Come profilo sarebbe un trequartista che ama partire laterale. Mancino che vaga per tutto il campo ma che preferisce far partire la propria azione da destra, accentrandosi sul piede forte, imbeccando i compagni o andando a concludere a rete. L'anno con Paulo Sousa gli ha permesso anche una notevole disciplina tattica e lo ha migliorato anche difensivamente, cosa non da poco se vuoi giocare in una big. Alla Juve potrebbe essere il laterale destro, in competizione con Cuadrado, ma potrebbe essere più che utile anche in mezzo al campo dietro la punta, nel ruolo che ricopre Dybala. Mancino come l'argentino, differente visione di gioco e velocità, ma potrebbe rappresentare il dodicesimo uomo perfetto per Allegri da schierare al posto di uno dei tre trequartisti. Il valore del cartellino si è impennato in 18 mesi fino ad arrivare agli attuali 40-45 milioni. Per meno difficilmente i Della Valle si priveranno del loro gioiello. In italia Juventus e Inter lo seguono da vicino ma la vera minaccia proviene dalla Premier League. Il Chelsea di Antonio Conte vede in lui il rinforzo sulla trequarti che tanto piace, con grande piacere da parte della dirigenza viola che potrebbe far scatenare un'asta per questo 10 ancora acerbo, non del tutto pronto, ma dalle spalle già abbastanza larghe per indossare ancora il colore viola. Chissà se il futuro sarà Blue o a strisce verticali. Ognuno giocherà la propria carta con lui. Alla Juve hanno un concittadino niente male che potrebbe convincerlo... e quel numero che ancora è libero e che aspetta il suo eletto.