La sentenza UEFA, dopo il collasso greco in cui il Milan ha toccato uno dei punti più bui della sua storia, non ha né limitato la società sul mercato, né imposto paletti che non possano portare il pluridecorato Gazidis al pareggio di bilancio nel giugno 2021. Pertanto ora le scuse sulle limitazioni nella sessione invernale, la più urgente, di mercato ora stanno a zero e, siccome quella estiva è stata condotta con gli stessi risultati di Galliani e Mirabelli, cioè zero valore aggiunto, è arrivata l’ora di azzeccarne una.

Questo sta diventando più vitale dei conti da sistemare perché abbiamo visto che appena il livello si alza di una virgola, a livello Torino e Olympiacos, la squadra se la fa addosso, va in confusione completa, gli interpreti sono del tutto inadeguati! E non mi si venga a dire che rimpiangiamo l’impalpabile Biglia per favore!

I rimpianti dovrebbero andare a Brozovich per cui non sono state tirate fuori due lire ai tempi, o Politano (altro che Castillejo o Laxalt!), Pjanic o Da Vrij. La società ha sia la dirigenza per sfruttare il marchio e farlo rendere, sia gli uomini e i mezzi economici: faccia un mercato serio, credibile, che dia a questa povera squadra innanzitutto giocatori con gli attributi, poi che siano di comprovata (non solo supposta), capacità nei loro ruoli.

Scappata l’Europa League dove abbiamo sempre fornito prestazioni indecenti e che non avremmo vinto nemmeno se ci avessero regalato un rigore a partita, si facciano tutti gli sforzi tecnici per migliorare un 11 deprimente, dal punto di vista fisico, tecnico e caratteriale!

Lo scrivevo quando tutti esultavano per aver spezzato le reni al Chievo: questa è una squadra che non sta in piedi e che rimane aggrappata al quarto posto da cui verrà scardinata alla minima folata di vento!

La società deve agire tra pochi giorni e queste azioni devono essere già finalizzate a rimediare ad una sessione estiva che si è rivelata disastrosa.