Dopo il blitz in terra olandese, il Real pensa sia quasi fatta per il passaggio ai quarti di finale. La piccola realtà dell'Ajax è tanto bella ma destinata a durare poco, si ripetono i tifosi dei Blancos che si preparano a vivere un'altra grande serata europea. I lancieri si presentano al Bernabeu con tutti gli sfavori del pronostico, ma con la seria volontà di provarci: la società, sui propri canali social, a poche ore dal fischio d'inizio pubblica una breve clip che riprende una canzone di un famoso dj olandese accompagnata dalla frase "and we don't even care about what they say" (e non ci importa nemmeno di quello che dicono), come a sottolineare la spensierata volontà di provarci contro tutto e tutti. C'è il pubblico delle grandi occasioni sugli spalti, per una partita che da una parte e dall'altra significa moltissimo, e non può essere altrimenti quando di mezzo c'è la Champions League.

Pronti e via: al 7' l'Ajax si porta in vantaggio con un gran mancino di Hakim Ziyech. Ai lancieri servirebbe ancora un gol per passare il turno, e la rete non si fa attendere: minuto 18, Tadic (che sarà il vero eroe della serata) ubriaca mezza difesa del Real e apparecchia per David Neres, che salta Courtois e deposita in rete.
Clamoroso a Madrid: l'Ajax in meno di 20 minuti ha ribaltato tutto! Il Real si accorge subito che quella sarà una serata tutta storta: in un solo tempo è costretto a due cambi forzati, con Lucas Vazquez prima e Vinicius poi costretti a lasciare il terreno di gioco. Le Merengues creano, l'Ajax si difende e riparte in contropiede, centrando con Tadic all'ora di gioco il terzo gol che manda in estasi i supporters accorsi in massa da Amsterdam. Passano altri 10 minuti e i padroni di casa accorciano con Asensio.
Partita riaperta? Assolutamente no. Due minuti dopo Schöne su calcio piazzato dipinge una delle traiettorie più belle mai viste in Champions League e riporta gli olandesi avanti di tre reti. Il Bernabeu è impietrito, ammutolito, sconvolto: i Blancos hanno bisogno di tre gol per centrare la qualificazione ai quarti ed evitare una clamorsa eliminazione. Sugli spalti in pochi ci credono ancora, qualcuno si lascia scappare qualche lacrima, altri iniziano ad abbandonare frustrati l'impianto. Secondo dopo secondo va a delinenarsi una notte maledetta, stregata, impossibile da pronosticare: il Real Madrid dei Galacticos, delle tre Champions League consecutive, si sta sgretolando, ridicolizzato da una formazione sulla carta inferiore. Sulla carta, appunto.

La formazione di Ten Hag vivrà una notte magica, di festeggiamenti, e non potrà che essere così. Da quel 5 marzo 2019 l'Europa intera si accorgerà finalmente della qualità e della forza di quella squadra.
Come molti ricorderanno, non fu l'unica impresa quella del Bernabeu: memorabile sarà anche la notte dell'Allianz Stadium del 16 aprile scorso, quando a farne le spese fu la Juventus di Cristiano Ronaldo, eliminata 1-2 nel suo stadio.
Il 5 marzo 2019 fu senza ombra di dubbio una data di grande importanza per il club di Amsterdam: da quel momento la formazione olandese, dopo aver appena incantato l'Europa intera, si renderà conto della sua reale qualità, allargando di molto l'orizzonte delle proprie ambizioni e arrivando ad osare sempre di più, anche e soprattutto a livello internazionale.

Così i ragazzini dell'Ajax ammutolirono il Santiago Bernabeu, attirando su di sé gli occhi di milioni di appassionati.