Grinta. Garra. Chiamatela come volete, ma Gattuso incarnava a pieno questa qualità quando indossava calzettoni e scarpini e scendeva in campo. Da allenatore poco è cambiato, questa resta la sua qualità maggiore ed il suo cavallo di battaglia. 
Se, però, da giocatore questo bastava a renderlo indispensabile tra le fila rossonere e azzurre, ora da allenatore pare non essere fondamentale. 

Ringhio è un ottimo motivatore, tiene il gruppo unito e si mette sempre i prima fila per far da scudo ai suoi difendendoli da critiche e assalti mediatici. Si vede che ha in mano le redini di uno spogliatoio 'difficile' e quando c'è da ridimensionare qualcuno non esita a farlo (vedi lite Biglia-Bakayoko). 

Ma ciò è sufficiente? Questo basta a rendere un allenatore degno di allenare una squadra di livello come il Milan e a riportarla tra le grandi in Italia? 

Ho aspettato molto a scrivere questo articolo, perchè speravo mi facesse ricredere, ma il tecnico rossonero ha peccato fin troppo in scelte tattiche, lettura del gioco e intelligenza calcistica. Esempio ultimo e fulminante è stato proprio il derby di Milano, con Gattuso che si è dovuto arrendere allo strapotere tecnico di Luciano Spalletti. La partita è finita con un solo goal di differenza, ma da dove sono nati quei due goal rossoneri? Da due palle inattive. Quanto gioco ha espresso il Milan? Poco, molto poco. Era una squadra che, rientrata dallo spogliatoio, ha messo anima e cuore in campo; ma anima e cuore a volte non bastano se ti ritrovi con Kessie terzino destro e un Suso inerme.

Proprio la gestione dello spagnolo è l'ultimo aspetto da analizzare. Gattuso, nonostante le prestazioni scadenti di Suso, l'ha sempre riconfermato titolare e raramente l'ha sostituito a partita in corso. Che ne abbia piena fiducia, che non voglia segargli le gambe e demotivarlo ulteriormente e che aspetti la sua rinascita, è noto ormai a tutti ed è d'apprezzare. Ma a volte la gestione 'bastone' paga più di quella 'carota'. Forse qualche esclusione avrebbe risvegliato lo spagnolo dal suo sonno calcistico che dura da ormai troppe partite ed avrebbe giovato alla squadra.

Sono contro gli esoneri a metà stagione (salvo casi estremi) e credo sia giusto che Gattuso guidi il Milan fino a fine stagione. Ci sono ancora molte partite da giocare e potrebbe farmi rimangiare ogni cosa detta. Ma resta il fatto che fino ad ora Rino abbia sbagliato molto. A maggio, dopo aver tirato le somme, bisognerà valutare se il profilo dell'ex campione del mondo sia adeguato per soddisfare gli obbiettivi societari