In Italia, nel mondo del calcio, in una stagione, i derby hanno un'importanza elevata, catalizzano l'attenzione delle tifoserie già durante la settimana precedente.
Abbiamo città che ospitano dei derby storici, che hanno riempito pagine e pagine della vita di tutti noi. Il derby della Lanterna a Genova, quello della Madonnina a Milano, il derby della Mole a Torino e altri. Derby che mettono la rivalità sportiva delle tifoserie ai massimi livelli, sono partite a se che spesso valgono una stagione, soprattutto per quelle squadre che non vivono di molte altre soddisfazioni.
Solitamente i derby sono anche pregni di polemiche, pre e post partita, che vedono le parti in causa a tirare di sciabola sui avversari.

Ma nonostante per noi i derby italiani siano "caldi", niente di tutto questo è minimamente paragonabile all'Old Firm di Glasgow, tra i Ranger e il Celtic. In questo caso il calcio è solamente un fattore marginale di questa sfida, in gioco c'è la politica, la religione e un odio viscerale che esiste da centinaia di anni. I Ranger nascono nel 1872 a Glasgow, grazie ai fratelli Moses, Peter Mcneil, Peter Campbel e William McBeath, unionisti, protestanti e britannici. Il Celtic viene fondato nel 1887 da un frate irlandese con l'intento di aiutare la popolazione cattolica irlandese che viveva di stenti. Repubblicani, cattolici e irlandesi.
La storia è tutta qua. Da anni la lotta è senza limiti e i motivi di scontro tra le due tifoseria svaria a piacere tra la politica, la religione e altro. Se sei di Glasgow non hai scelta, o sei dei Celtic o sei dei Ranger. Girare per città con un segno distintivo che evidenzi da che parte stai può costarti caro. Si perché la lotta è senza limiti.
Rappresaglie, agguati, spedizioni punitive, risse furibonde con tanto di accoltellamenti e qualche morto che ci scappa sempre. Poi i cori beceri allo stadio e nei pub, ad augurare, quando va bene, la morte, cori contro il papa e la chiesa da una parte, cori a favore dell'ira dall'altra. Se ti fermi a parlare con qualcuno di loro, che siano dei Ranger o del Celtic, non si fatica a sentirsi dire che la morte di uno dei loro è una cosa positiva, che non esiste possibilità di amicizia tra le due fazioni, nessun contatto amichevole tra di loro, solo guerra.
La polizia negli anni ha tentato varie strade per debellare la cosa o limitarne la cattiveria, ma tutto invano. Persino l'attivista irlandese Bobby Sands, (tifoso del Celtic) nel 1981 in carcere iniziò uno sciopero della fame che lo portò dopo 66 giorni alla morte contro l’ottusità del governo Thatcher insensibile ai problemi e alle richieste nordirlandesi, i tifosi del Rangers lo sfottevano con un coro in cui chiedevano: «Would you like to try a cheeseburger Bobby Sands?».

Tornando al calcio, lo strapotere assoluto dei royal blue e dei biancoverdi è altresì ravvisabile anche nella capacità di imporre lunghissimi cicli di dominio e vittoria in patria. Entrambi i club sono riusciti a vincere il campionato nazionale per nove anni di fila: il Celtic dal 1966 al 1974, i Rangers dal 1989 al 1997. Vi è equilibrio maggiore nella Scottish Cup: 71 edizioni sono state vinte dal duo Rangers-Celtic (33 i primi, 38 il secondo), 61 da altri club. Sia Rangers che Celtic, poi, vantano motivazioni diverse sostenenti la loro presunta superiorità. I Celts sono l’unica compagine scozzese ad aver trionfato in Coppa dei Campioni/Champions League (1967 a Lisbona contro l’Inter di Herrera) e, a differenza dei cugini, non sono mai retrocessi. I Gers, che pure in Europa hanno vinto qualcosa (Coppa delle Coppe ’72), possono vantarsi di aver vinto più campionati scozzesi (conducono 54-49) e di aver trionfato più volte nell’Old Firm (159 volte). 

La vittoria più larga fra le due squadre avvenne il 19 ottobre 1957 quando il Celtic in Coppa di Scozia vinse 7-1. Il primo incontro invece si è disputato il 28 maggio 1888 e fu un’amichevole, la spuntò il Celtic 5-2 e finché a questo mondo esisterà la Scozia ed un pallone la sfida non cesserà mai.
Per noi in Italia, un derby seppur sentito rimane per fortuna tutt'altra cosa. L'Old Firm, tradotto, "vecchio affare", non cambierà mai è stato, è e sempre sarà una questione di vita o di morte. Con tutte queste motivazioni storiche, politiche e sportive davvero non c’è da stupirsi se fra Rangers e Celtic non scorra, eufemismo, buon sangue.