Tornando da un pellegrinaggio a Cuneo mio figlio di 11 anni e tifoso della Juventus fede da me trasmessa, mi chiede di portarlo a Torino, noi siamo di Milano per cui un'occasione ghiotta visto che eravamo già di strada nonostante la stanchezza, l'ho accontentato siamo arrivati davanti alla continassa, lui tutto euforico, visto tutti i miei racconti di quando andavo col mio papà a vedere i giocatori, non stava nella pelle, aspettiamo e finalmente si apre il cancello, arrivano!! Sì certo, sono passati tutti, ma nessuno dico nessuno, ha detto...

Quei bambini di una foto, tutto di fretta vetri oscurati. Fermati ti prego gridavano i bambini niente, ma siamo rimasti su quel marciapiede fino all'ultimo con la speranza che almeno uno si formasse, io juventina dalla nascita che a Villalperosa ho stretto la mano ai signori Scirea, Platini Bettega ecc... Uomini che hanno fatto la storia bianconera non avevo parole non sapevo cosa dire a mio figlio, lui che domani voleva fare vedere a scuola le foto di Ronaldo e Bernardeschi, non ho prove mamma, mi prenderebbero per bugiardo, vabbè, li ho visti, me lo terrò per me, avrei voluto vedere l'emozione che provai io quando Platini mi accarezzò il viso, non mi lavai per giorni, invece di mio figlio ho il ricordo di occhi lucidi, occhi di chi ha visto i suoi idoli scappare di fretta mentre lui gridava, fermati solo una foto.

Vorrei ricordare a questi calciatori che loro sono così grandi anche grazie a quei bambini che come mio figlio mettono via le mance per comprarsi la maglia della Juventus, chissà che se anche loro un tempo stavamo su un marciapiede aspettando di vedere i propri idoli e già, se lo saranno dimenticati, quando si diventa famosi si perde la memoria, ci si dimentica dell'emozione dei bambini, noi siamo nati juventini e lo saremo fino alla fine.
Accidenti, bastava tirar giù il finestrino, fare una foto per rendere felice dei bambini.