Proviamo a tornare indietro nel tempo..anche di poco!

Era la nazionale di tutti, la nazionale che amavamo. Era la nazionale per la quale gli italiani finivano di lavorare prima. Bei tempi..

Declino calcistico. Se pensiamo all’anno in cui l’Italia vinse il mondiale con Lippi in panchina, oltre ad un enorme sensazione chiamata nostalgia ci viene naturale  capire che tutto ha un senso. Vi chiederete, “senso” per cosa? Parlo proprio del senso per la quale la squadra di Ventura non riesce a trovare una quadratura definitiva. Pertanto possiamo analizzare come sia cambiato il contesto, dettato da un abbassamento generale del livello tecnico della nostra lega, che appunto fornisce calciatori alla Nazionale. In maniera del tutto proporzionale al ridimensionamento del campionato italiano, si è verificato anche un ridimensionamento delle qualità dei giocatori.

Conte CT. Al momento della separazione tra la Juventus è Antonio Conte, data la sua vena sanguigna, mi era difficile immaginarlo sulla panchina di una squadra che non gioca tutte le settimane, che non si allena giornalmente e che non prova a far gruppo passando ore ed ore insieme. Ma sono stato smentito, poiché il Conte CT, con lavoro e dedizione era riuscito a creare un’impronta all’Italia, dandogli gli giusti stimoli e facendo le giuste scelte. L’Europeo era stato un bel banco di prova per lui, che dopo le esperienze bianconere aveva gran voglia di confermarsi ad alti livelli. 

Ma tutto questo non ha avuto un senso, perché prendere in mano una squadra significa farlo con pazienza e voglia. Il percorso intrapreso doveva continuare almeno sino a Russia 2018 e poi, dopo di questo, pensare a ciò che era più giusto. Se poi aggiungiamo che il posto di Conte l’ha preso un tecnico poco adatto, questo ha contribuito a far terminare quanto di buono iniziava a vedersi!

Quindi su Conte sono stato solo in parte smentito, perché appena dopo due anni, è scappato a calcare tutti i giorni i campi di allenamento del Chelsea.