Boban, mi piaci come parli: chiaro, diretto e schietto. Mi piace moltissimo anzi. Però le chiacchiere come direbbe qualcuno stanno a zero, proprio come i gol fatti con l'Atalanta, in quella che ricorderemo per decenni come una delle nostre peggiori figure. Per questo, caro Boban, ma anche caro Maldini, Gazidis, Singer, credo che la situazione non sia più sanabile. Quando una squadra di serie A, che si chiama Milan, perde 5 a 0 contro chiunque, è giusto chiudere baracca e burattini. Quale che sia la causa, non importa, da qui non si torna. Ground zero, tutti i partecipanti di quella sciagurata partita devono partire, senza esclusione. Se c'è da guadagnare tanto meglio. Chi verrà ne gioverà. Solo per favore diteci che da giungo non dovremmo più associare i nostri colori a Suso, Chalanoglou, Kessie, Conti, Leao... e tutti gli altri. Fino ad allora vi meritate uno stadio vuoto, da riempire con l'ego smisurato di voi dirigenti e con le arie che si sono dati questi giocatori di terz'ordine. Sembriamo il Manchester City, prima dell'arrivo dell'Emiro. Speriamo la storia si ripeta anche nel nostro caso. Chiudo dicendo che l'Atalanta è l'esempio che il FFP conta fino ad un certo punto. Piuttosto per avere bravi giocatori servono bravi dirigenti, per farli giocare bene, bravi allenatori, il resto sono appunto solo chiacchiere. Un applauso a Donnarumma allora, che ha cominciato, perchè non vi resta che quello: piangere.