Non solo questa stagione sarà falsata, se si vorrà portare a termine a qualsiasi costo, ma anche la prossima stagione sarà falsata da un governo del calcio incompetente, irrispettoso e senza alcun senso di responsabilità. La parola "falsato" la uso nel senso più largo possibile, non la uso in senso stretto come quando una o più società dichiarano falsata una partita o un torneo a favore di una squadra, ma in questo caso più generale, dove in linea di massima non ci sono squadre più favorite di altre, a meno che non si decida di assegnare trofei d'ufficio. L'ultima linea guida decisa dalla Uefa è quella di far giocare le finali di coppe europee anche dopo ferragosto, incasinando così il finale di stagione con l'inizio di quella nuova, tra calciomercato, preparazione ecc.... In Italia si discute di taglio di stipendi e di come gestire questa situazione, e manco a dirlo, non c'è assolutamente la benché minima idea condivisa da parte di tutti, c'è divisione su tutto. I giochi di potere sono nel pieno del loro massimo sforzo, dove ogni presidente cerca di far valere la propria idea e forza per difendere i propri interessi. E questo vale per tutti, ripeto TUTTI. Nessuno è escluso da questa diatriba indipendentemente da chi alla fine avrà ottenuto ciò che voleva, perché nessuno lotta per il bene comune ma per il proprio. Poi chi subirà qualche decisione, ovviamente, tirerà in ballo il palazzo, la forza politica e l'egoismo, ma in realtà anche quelli avrebbero voluto lo stesso. In mezzo a tutto questo, c'è comunque una squadra da gestire, per ogni società c'è da capire come finire questa stagione e come preparare e affrontare la prossima. E non è così semplice. Nel caso della mia Juve, ma il discorso vale per tutte, come saranno prese le decisioni? La stagione attuale, fino allo stop, aveva dato risposte non del tutto soddisfacenti o comunque definitive. La Juve aveva pagato lo scotto del cambio allenatore, come era ovvio fosse, aveva avuto difficoltà nel mettere in pratica i dettami di Sarri, tanto da parlare anche di fallimento, in certe situazioni, e di rosa totalmente, o quasi non all'altezza. La Juve ha alternato buone partite, ad alcune francamente imbarazzanti, però il primo posto in classifica, con la bella vittoria contro l'Inter, la possibilità di ribaltare la sconfitta di Lione e le più che buone possibilità di arrivare in finale di coppa Italia, mettevano la squadra di Sarri, comunque ancora il lizza su tutti i fronti. E nel calcio sappiamo bene, che al di là dei progetti, i risultati finali cambiano e non poco, i giudizi. Come la preparazione atletica, del calcio moderno ha molta più importanza rispetto al passato dove la tecnica aveva sempre la meglio. La Juve stava uscendo da una preparazione fisica, che da programma, avrebbe dovuto consentirgli di arrivare a fine stagione in un crescendo di prestazioni, da qui il periodo buio, culminato con le sconfitte meritate di Napoli e Verona. Non sto dicendo che sicuramente la Juve avrebbe raggiunto la finale di Champions, sto però dicendo che i progressi che la squadra stava mostrando, sotto il profilo atletico, facevano ben sperare, e senza il momento clou della stagione e i relativi risultati, diventa più complicato prendere decisioni in merito.
Non ribaltare il risultato di Lione, o arrivare in finale, qualcosa sposta nei giudizi. Anche se la stagione dovesse riprendere, nei modi in cui vorrebbero guidare, resta comunque un giudizio falsato dalla situazione. Come giudicare Sarri? Credo che il tecnico resterà sulla panchina della Juventus anche la prossima stagione, primo perché disastri non ne ha fatti, secondo la squadra a disposizione non l'ha creata lui, terzo, non vedo in Agnelli la volontà di cestinare un progetto dopo solo un anno, consapevole che tutte le responsabilità non sono da attribuire all'allenatore. Probabilmente Paratici e Nedved saranno sotto stretta osservazione, e dovranno per forza sistemare al meglio ciò che non sono riusciti a fare lo scorso anno. E dovranno farlo con una situazione economica molto molto difficile. Su certi giocatori il giudizio non sarebbe cambiato più di tanto anche in un finale di stagione normale, parlo di Kedira, Costa, Pjanic, Danilo, Sandro, Higuain, De Sciglio, Rugani, Bernardeschi, questi giocatori credo abbiano già il loro destino scritto, il problema rimane sempre lo stesso, riuscirli a piazzare e sostituire. Ovviamente non ci si riuscirà per tutti.
A partire da sinistra già siamo in difficoltà numerica perché abbiamo solo Sandro, figuratevi doverne trovare due, stesso discorso vale anche per la destra, dove Danilo e De Sciglio sono i due terzini attualmente in rosa ed è impensabile sostiurli entrambi, praticamente ci vorrebbero quattro terzini tra sinistra e destra. Passando a centrocampo, Bentancour è chiaramente una garanzia da cui progettare il futuro, Ramsey stava dimostrando che con un buon periodo di lavoro senza infortuni, su di lui si può contare, Rabiot rimane un dilemma, grande potenziale ma testa problematica, bisogna vedere se avrà quella forza mentale di proporsi, potenzialmente sarebbe un top. Kedira, grazie di tutto ma ciao, Pjanic con una buona offerta può andare a passeggiare in Francia, Matuidi potrebbe essere una buona alternativa. Bernardeschi con Rugani può trovare vitto e alloggio gratuito da un'altra parte, Costa è un peccato ma non ci credo più, mentre Higuain potrebbe fare l'alternativa ad un nuovo attaccante ma l'ingaggio non proprio da riserva. I nomi che sono circolati in ottica bianconera sono sempre quelli, da Pogba a Zaniolo, da Pellegrini a Tonali.
Sicuramente nomi top da salto di livello francamente non ne vedo associabili alle possibilità della Juventus, l'importante sarebbe che fossero utili al progetto Sarri indipendentemente dal nome altisonante. In attacco con Dybala confermato e Ronaldo col punto di domanda, il nome di Gabriel Jesus inizia a girare insistemente anche se la priorità rimane assolutamente Icardi. Ovviamente tutto questo in linea teorica e personale. La realtà è che il calcio italiano deve cambiare, seguire la strada della Dea, dove al di là di alchemie tattiche e tecniche, bisogna saper costruire una una squadra fresca, giovane e prestante sotto il profilo atletico. Squadra super tecniche come ad esempio Barcellona e City, le vedi soccombere difronte a squadre ben quadrate con la capacità di mettere in campo una pressione tale da togliere il fiato agli avversari. Ovviamente questa condizione atletica deve avere anche una base tecnica. Il Liverpool di Klopp o l'Atletico di Simeone non sono all'altezza tecnica di altre squadre, ma quei gruppi insieme sono in grado di superare qualsiasi ostacolo. Insomma, concludendo, più o meno i programmi saranno gli stessi, a cambiare sarà verosimilmente la tempistica del calciomercato, le possibilità economiche dei club, ma i classici nomi sul taccuino rimarranno quelli. Questo finale di stagione rovina i piani a chi doveva riscattarsi.