In questi ultimi giorni di calciomercato, diversi opinionisti non hanno perso occasione per criticate il mercato fatto dalla Roma. In particolare gli addetti ai lavori, accusano la societa' giallorossa di non aver cambiato quasi nulla della vecchia squadra e mentre lo scorso anno si puntava alla vittoria del campionato, quest' anno ol primo obbiettivo e' il quarto posto, quindi, secondo loro, c'e' stato un ridimensionamento.
Letta in questi termini la situazione, sembrerebbe dare ragione a questi signori, in realtà, pero', andando a guardare i minimi dettagli, ci si accorge che rispetto alla scorsa stagio e tanto e' stato fatto. Partendo dalla squadra, la prima cosa che e' cambiata e, secondo il mio modesto parere, in meglio, e' l'allenatore.
Da diversi anni a Trigoria mancava un tecnico che facesse lavorate la squadre con carichi di lavoro particolari. Fonseca ha puntato molto sul lavoro fisico, cosa che, invece gli ultimi allenatori, non facevano. A testimonianza di questo, sicuramente, ci sono stati i tanti infortuni della scorsa stagione. Dopo il tecnico, si e' cercato di intervenire anche su una parte dalla rosa e in modo particolare si e' cercato di creare discontinuità con la scorsa stagione eliminando alcuni soggetti considerati i senatori della squadra. Una felle pedine molto importanti , a cui, la societa' ha deciso di non rinnovare il contratto e' stato De Rossi. Questa decisione e' stata molto discussa, sia dai tifosi, sia dai giornalisti, persino alcuni ex giocatori non sono stati d' accordo con questa decisione cosi' drastica.

Analizzando pero' a mente fredda ci si accorge che questa decisione non e' stata poi cosi' drastica. Sicuramente un centrocampista come De Rossi e' quel giocatore che la maggior parte dei tecnici vorrebbe avere nella propria rosa. Se alle sue qualita', poi ci aggiungiamo il suo attaccamento ai colori giallorossi, ecco che allora si pensa di aver fatto una grandissima sciocchezza a non rinnovargli il contratto. Bisogna, pero', andare ad analizzare gli ultimi due campionati di De Rossi per accorgersi che l'ex capotano giallorosso era, ormai, in una fase calante della sua carriera. De Rossi e' quel centrocampista che serve a spezzare il gioco delle squadre avversarie il suo ruolo posto davanti alla difesa serve come legante tra la difesa e il centrocampo. De Rossi fa fella forza fisica la sua qualita' vincente. Per poter giocare ai livelli a cui l'ex capitano giallorosso aveva abituato i suoi tifosi, richiedeva un dispendio di energie non indifferente e, negli ultimi anni, era evidente che il buon Daniele, faceva molta fatica a reggere questi ritmi. Aver deciso di ringiovanire il centrocampo con soggetti che praticano un calcio totalmente diverso da quello di De Rossi e' un modo per dare una sterzata in positivo alla pessima stagione appena trascorsa.
Anche in fase difensiva, la Roma ha dovuto e voluto fare a meno di un' altra pedina molto importante, Manolas. Per quanto riguarda il discorso economico, la Roma, non essendosi qualificata alla fase a gironi della Champions League, ha dovuto fare a meno degli introiti messi a disposizione delle squadre che, invece, si sono qualificate e per questo per far quadrare i conti ha dovuto cedere uno dei giocatori con maggior mercato. Per quanto riguarda la parte tecnica, invece, anche in questo caso si e' andati a cercare di creare discontinuita' con la stagione passata. Infatti, la difesa giallorossa dell'ultima stagione e' stata la peggiore della presidenza americana. Manolas, assieme ai suoi colleghi di reparto, lo scorso campionato no  sono stati una vera e propria garanzia. A testimonianza di questo, infatti, c'e', oltre all'acquisto di Mancini dall' Atalanta, la continua richiesta di Fonseca di un altro difensore centrale, a testimonianza che il neo tecnico non vede di buon occhio Fazio.
Nel reparto avanzato, invece, oltre a riuscire a riconfermare il titolarissimo Dzeko, si sta cercando quel giusto sostituto che possa dare respiro all' attaccante bosniaco, cosa che per ben due anni di fila Schick non e' stato capace di fare. Oltre al tecnico e ai vari giocatori e' stata sostituita un' altra figura molto importante, come il direttore sportivo. Al posto dello spagnolo Monchi, e' stato preso l' italianissimo Petrachi.
Petrachi, a differenza del suo predecessore, non ha fatto una campagna acquisti faraonica e continua, anzi. Ha cercato di creare con il tecnico la giusta intesa che gli permettesse di andare ad acquistare quei giocatori che risultassero funzionali al gioco del tecnico portoghese. Monchi la scorsa stagione aveva acquistato diversi giovani interessanti, ma poco funzionali al gioco di Di Francesco e questa senza ombra di dubbio si e' riflesso in campo. Infine, secondo me, la cosa che piu' e' cambiata a Trigoria rispetto alla scorsa stagione e' la mentalita'.
Questo sicuramente e' l'acquisto piu' importante e, a testimonianza di questo, c'e' sicuramente il fatto che si sia riusciti non solo a trattenere, ma anche a far rinnovare un calciatore come Dzeko, che gia' lo scorso marzo aveva preso un accordo di massima con l'Inter, che e' stato continuamente corteggiato ed esaltato da uno dei migliori tecnici in circolazione al momento. Se Dzeko ha deciso di rinunciare al trasferimento all' inter alla corte di Antonio Conte, rinunciando a disputare anche la Champions League, e' sicuramente perche' ha letto nella squadra giallorossa la consapevolezza di essere uno dei migliori club europei.