La rivalità tra Inter e Juve è nota, si parla di derby d'Italia, si va spesso ben oltre l'aspetto campo. Veleni, attacchi, odio nel vero senso del termine che coinvolge e travolge spesso anche la tifoseria. È così da sempre e continuerà ad essere sempre così.
L'Inter vive un periodo di lunga frustrazione, dopo l'epoca storica e a quanto pare difficilmente replicabile del triplete non si è più ripresa. Lo sappiamo bene. E lo ripetiamo sempre. Come una litania. 
Si è cercato con l'avvento dei cinesi e il pluri pagato Conte di riscattare l'Inter per riportarla a trionfare. Non ha vinto nulla oggi, e i cinesi rischiano di mollare il progetto per ragioni che forse vanno anche oltre la semplice questione calcistica, la geopolitica sicuramente ha un ruolo in tutto ciò. La Juventus è decisamente più forte dell'Inter, dentro e fuori il campo, ha due squadre da vertice tra riserve e titolari, una società solida che sa il fatto suo, con un Presidente sempre presente e punta a realizzare quel triplete che continua a sognare. Sarà questa la stagione giusta? Sarebbe una rivoluzione clamorosa perchè vincerebbe tutto con Pirlo alla sua prima esperienza in panchina, a dimostrazione che il progetto Juve va oltre il semplice allenatore che comunque è importante.

L'Inter oramai ci ha abituato ad alti e bassi e si prospetta l'ennesima stagione dal rischio zero titoli. Uno zero tondo. L'uscita dalla Coppa Italia, che per come siam ridotti sembra quasi la Champions, è stata meritata e il battibecco tra gli ex ed il presidente della Juve è da un lato la fotografia della frustrazione del non saper vincere, il non saper perdere lasciamo stare, in questa società spietata la cultura della sconfitta è utopistica. Ma il dito medio di Conte e il labiale di Agnelli sono cose che riguardano relativamente il derby tra Inter e Juve. Se le sarebbero mandate a dire anche se avessero indossato altre casacche, è una questione loro, di rapporti personali, e Inter e Juve non c'entrano niente in tutto ciò.
Ma ai tifosi dell'Inter non resta che quel dito medio di Conte. Simbolicamente rappresentativo di aver mandato a... anche questa stagione.