Noi tifosi milanisti siamo speciali. La nostra squadra è imbattuta in campionato da 24 partite, prima in classifica, segnando 2 gol in ogni incontro, regalando spettacolo, battendo Inter e Napoli in trasferta, qualificata per i sedicesimi di Europa League, ma sono bastati due pareggi, in casa contro il Verona e a Genova, frutto di una serie di assenze che avrebbero messo in difficoltà qualsiasi altra formazione, per innescare inconcepibili critiche e un malumore generale.

Cerchiamo di stare sereni e di non perdere la testa, sia quella in classifica che la nostra, quella sopra il collo. Non siamo ancora arrivati a metà campionato e i nostri umori sono in costante trepidazione. Eppure i segnali per essere soddisfatti sono moltissimi. Capisco che dopo moltissimi anni tornare a lottare per posizioni di vertice sia tanto bello quanto entusiasmante, ma bisogna essere realisti capendo anche il valore delle nostre avversarie. Juve, Inter e Napoli sono sicuramente più forti ed organizzate del Milan per vincere lo scudetto, forse anche la Roma; ciò non significa che la Nostra squadra non possa provarci o magari arrivare prima, ma che non è questo il momento di mettere e metterci pressioni che sarebbero solo deleterie.

Erano anni che la lotta per il primo posto non era così aperta. Benchè Lazio ed Atalanta siano momentaneamente in ritardo, gli scontri diretti fra formazioni che ambiscono alle prime posizioni sono tantissimi e questo comporta che probabilmente i punti necessari per classificarsi primi e vincere il Titolo potrebbero essere fra i più bassi degli ultimi dieci anni. Quando il Milan ha potuto schierare la formazione migliore ha dimostrato di poter giocare contro ogni avversario, senza soggezione, riuscendo sempre ad imporre il proprio gioco. Purtroppo i limiti sono stati evidenti quando gli infortuni hanno obbligato mister Pioli a far ricorso alle riserve. Lo sapevamo benissimo e sarebbe stato strano se ciò non fosse successo. Conosciamo le scelte societarie, sappiamo perfettamente che oltre ad abbattere i costi il percorso intrapreso finalizzato a costruire una squadra forte, ma con giocatori prevalentamente giovani, necessita di tempo. Abbiamo iniziato il campionato con due soli centrali difensivi a disposizione, Kjaer e Gabbia, poichè Romagnoli doveva ancora smaltire un grave infortunio. Poi l'infortunio alla spalla di Rebic e la pandemia che ha colpito più di metà squadra. L'assenza di Gigio, fortunatamente per la sola partita contro la Roma, ci sono costati la vittoria. Nonostante tutte queste difficoltà la squadra ha sempre saputo ragire. ma è stata l'assenza di Ibra la più grave, perchè è stato evidente che fra i giocatori a disposizione nessuno lo possa sostituire garantendo un risultato soddisfacente.

Mancano due partite a Natale e all'apertura del mercato, Sassuolo in trasferta e Lazio in casa. Personalmente quattro punti mi andrebbero benissimo, arrivare a 32 punti, sarebbe un ottimo risultato. Poi toccherà alla società valutare se e quanto rafforzare l'organico. Dalle loro scelte sia noi tifosi che la squadra potremo capire a quale obiettivo si potrà ambire. Giocatori da cedere, ce ne sono, penso a Conti, Musacchio, Duarte e Krunic, riuscendoci non dovrebbe essere difficile trovare quello che necessita a mister Pioli per continuare in questa splendica cavalcata. Per ora godiamoci il primo posto in classifica che non è obbligatorio abbandonare.