Ci siamo, è il giorno di Manchester-Juve, l'importante sfida di Champions valevole per i gironi. Non è una sfida decisiva, non è da dentro o fuori, però rimane pur sempre una sfida di altissimo livello e prestigio.

Lo stadio, l'Old Trafford, detto lo stadio dei sogni è la cornice ideale per una grande sfida, campioni ce ne sono da una parte e dall'altra, e in panchina ci sono due grandi allenatori.
Nonostante lo stop interno di sabato pomeriggio, la Juve arriva a questa sfida in salute, mentalmente e fisicamente la squadra sta bene, mai come quest'anno Allegri ha a disposizione un valore tecnico così elevato e delle possibili varianti di modulo e tattica da poter competere con chiunque. Anche mentalmente la Juve ha dimostrato di essere matura e di non subire più come in passato certe trasferte in stadi caldi ma di saper gestire al meglio ogni situazione. 

Dall'altra parte, invece, il Manchester sembra una squadra sì piena di talenti, ma in confusione, in crisi di risultati e con una situazione interna non proprio semplice da gestire. Il cattivo rapporto tra alcuni giocatori, Pogba in primis, con l'allenatore, e il disagio dello stesso portoghese potrebbero far pensare che per la Juve, la trasferta inglese possa essere più semplice del previsto, ma non sarà così.

Non mi fido di Mourinho, resta comunque un grande personaggio, un grande motivatore, un grandissimo attore in grado di sfociare una prestazione sorprendente quando meno te lo aspetti. Sabato è andato vicino a fare un brutto scherzo a Sarri, e da buon ex interista, coi nerazzurri sempre nel cuore, non farà fatica a trovare motivazioni per preparare al meglio questa sfida, per dare una gioia, finalmente alla sua squadra ai suoi tifosi e un po' di felicità ai suoi ex tifosi italiani.

La Juve e Allegri dovranno stare attenti ai tranelli e a non cadere nella ragnatela che lo special one avrà preparato appositamente per i bianconeri. 

Che sia una bella sfida e che Ronaldo prenda per mano la Juve per accompagnarla nel salotto più importante d'Europa.