Ormai abbiamo capito tutti che non esistono più le bandiere nel calcio, tutto ciò non riguarda solo i soldi, che ormai a parer mio sono diventati eccessivi, ma i procuratori, che stanno prendendo possesso dei pensieri dei giovani campioni riducendo sempre di più il calcio uno sport che ha come scopo solo il denaro e non più la passione.

I procuratori fanno il loro lavoro, ma non dovrebbero influenzare un calciatore innamorato di una squadra per i propri interessi; ma purtroppo la maggior parte dei giovani sportivi di oggi non hanno più l'umiltà e i valori di una volta.

Mi sento di dare la colpe a Donnarumma per non avere ascoltato il suo cuore, che come ribadito più volte essere solo rossonero, non ha capito l'amore che il Milan aveva per lui e per i sacrifici economici che era disposta a fare per trattenerlo, facendo di lui una bandiera di questo glorioso club che prova a rialzarsi dopo anni molto duri. 

Non ha deluso solo tutto l'ambiente dirigenziale Milanista, ma tutti i tifosi che lo hanno sempre amato e sostenuto. 

Da questa vicenda ne esce sconfitto tutto il calcio, questo meraviglioso sport, che una volta era caratterizzato da valori ben più profondi, amore per la maglia e per i tifosi.

 

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