Può un tifoso, non aggrapparsi alla pur minima speranza di raggiungere un obbiettivo apparentemente impossibile? Penso sia superfluo dare la risposta. Questa scalata al monte Everest, in infradito, è incominciata molti mesi fa ed ora, a solo quattro giornate dalla fine di questa scalata, il Milan è a contendere lo scudetto con la rivale cittadina, che per quanto indebolita, rispetto allo scorso anno, è sempre stata la favorita, con la Juventus, per la vittoria finale. Ho smesso di credere nelle possibilità di cucirsi il tricolore sul petto, alla conclusione del mercato invernale, quando la proprietà ha rinunciato ad ogni investimento, disinteressandosi ad aumentare le possibilità di vittoria per non rischiare di veder diminuire, i loro già consistenti guadagni, frutto di una vendita di cui probabilmente già conoscevano l'esito. Eppure il mio "amore" per questa squadra, è talmente grande che, il mio giudizio finale non sarà certo condizionato dal piazzamento finale.

Questa squadra è stata costruita più sulla testa dei giocatori, che sulle loro gambe. Con poco, si è riusciti a competere contro formazioni ben più attrezzate, regalando ai tifosi due splendide stagioni e il "popolo rossonero" ha saputo rispondere nel modo migliore. La vittoria di ieri sera a Roma, contro la Lazio di Mister Sarri, al minuto 92 con il gol di Sandro Tonali è l'immagine perfetta di un gruppo che ha sempre continuato a lottare fino all'ultimo minuto, alla ricerca del risultato migliore. Finalmente mercoledì si giocherà Bologna contro Inter, la partita rinviata a causa del Covid e la classifica, finalmente regolare, potrà dirci quale delle due formazioni milanesi sarà la padrona del proprio destino. L'Inter in vero, già lo è, poichè vincendo tutte le  partite a sua disposizione sarebbe matematicamente certa del primo posto in classifica. Per il momento aspettiamo solo il risultato del recupero. Per quanto la squadra allenata da Simone Inzaghi, sia in ottima forma e anche contro la Roma abbia dimostrato tutte le sue qualità, il Bologna ha dato recentemente filo da torcere sia al Milan che alla Juventus e ritengo possa giocare libero da ogni condizionamento di classifica, con molti giocatori che vorranno mettersi in mostra nella speranza di poter interessare a club più ambiziosi.

Quattro partite alla fine.
Se pensiamo agli infortuni, ai giocatori inutilizzati, agli sbagli arbitrali, estranei ad ogni logica calcistica e ai vantaggi offerti alla squadra "nerazzurra", vedersi ancora primi in classifica appare incredibile. Leggere i nomi delle avversarie, che propone il calendario,  è inutile e superfluo, poichè da oggi fino alla fne del campionato sarà solo una questione di testa, sia per il Milan che per l'Inter. Come preannunciato il Napoli non ha saputo reggere questa pressione. Chi si aspettava che Spalletti potesse essere il valore aggiunto alla squadra partenopea rimane ampiamente deluso. A mio parere, anche se Mister Pioli verrà valutato solo in base al piazzamento finale è già il vero vincitore, per distacco, della sfida con Mister Simone Inzaghi. Chiedeva la riconferma di Chalanoglu e non è stato accontentato, non si è mai lamentato di nulla, riuscendo ad aumentare il valore di tutti i giocatori a sua disposizione. Senza Kjaer, perso per infortunio, oggi è Kalulu il titolare, con un Kessie fin troppo svogliato e Diaz, generoso, ma ben distante da essere il numero dieci di una delle squadre più famose al Mondo.
Ecco perchè ci spero, in una vittoria che avrebbe dell'incredibile, ma non credo che possa concretizzarsi, poichè l'Inter appare non certamente più forte, ma più "esperta" e apparentemente più "gradita" quale vincitrice finale, come se il Fondo Americano, oltre alla colpa di non aver voluto rafforzare adeguatamente la squadra, debba pagare anche quelle di non interferire, su situazioni che  spettano ad altri. Se i campionati si vincono sugli episodi, restano solo quattro giornate per equilibrare una situazione che appare fin troppo a vantaggio della squadra amministrata da Marotta.
Quel gol di mano dell'Udinese o il fuorigioco fischiato a Giroud, steso a terra, mentre Kessie segnava il pareggio contro il Napoli, saranno la condanna del Milan?
Ancora poche giornate e lo sapremo, ma anche ieri sera quando Tonali ha spinto in rete il pallone, abbiamo avuto la conferma di quanto sia bello essere Milanisti, specialmente con un'altra Proprietà pronta a voler riportare il MILAN fra i top Club Mondiali.