Ci avete fatto caso che al Barcellona quando i risultati latitano per ricostruire si affidano ad allenatori olandesi? E’ una semplice coincidenza oppure è frutto di una strategia, ben precisa, del club catalano?

La storia degli Azulgrana, degli ultimi quarant’anni, sembra dare una risposta, abbastanza, chiara, netta e inequivocabile. Rivediamola nei dettagli.

Si a Barcellona farebbero bene e chiamarsi "Azuloranje" al posto di "Azulgrana". E' proprio così, dopo i fallimenti e i mancati trofei il Barcellona decide di affidarsi agli "olandesi" e lo fa ancora una volta con un allenatore "marca oranje" Ronald Koeman, famoso ai più per essere il "castigatore" della samp dei miracoli di Vialli e Mancini nella finale di champions del 1992 (tra l'altro prima champions della storia vinta dal barca con un olandese in panchina ).

Ma partiamo dal principio, la prima presenza di un olandese alla guida del Barcellona risale al 1971 con l'avvento in panchina di Rinus Michels "l'inventore del calcio totale " allenatore dell'Ajax che vinse la coppa dei campioni del 1970 (la prima del club) e l'europeo del 1988 con gli Oranje Gullit e Van Basten. Grande conoscitore di calcio nonchè maestro di Johan Cruijff. Militò al Barcellona in due parentesi, dal 1971 al 1975 e dal 1976 al 1978 ,vincendo la liga spagnola che mancava da circa un decennio.

Durante la prima metà degli anni 80’ il barca raggiunse scarsi risultati e fu così che nel 1988 decise di affidarsi ad un idolo assoluto della tifoseria catalana Johan Cruijff. Cruijff adotta una vera e propria "revolucion" vendette 12 giocatori ne acquistò 8 e raggiunse risultati incredibili sia in patria che, soprattutto, in Europa con la Coppa delle Coppe del 1989 e la Champions del 1992, salvo poi lasciare la squadra catalana nel 1996. I rapporti iniziarono a logorarsi, soprattutto, dopo la cocente (e sorprendente) sconfitta in finale di Champions del 1994 contro il Milan di Fabio Capello e dei suoi ex compagni di nazionale Gullit e Van Basten.

Dopo una breve parentesi, vincente, di Sir Bobby Robson, in panchina approda, nel 1997, un altro olandese Luis Van Gaal, che come assistente aveva un certo Josè Mourinho. Anche Van Gaal mantenne la tradizione dei suoi predecessori “compatrioti”, rimase in catalogna fino al 2000 (con una brevissima parentesi nel 2002-2003 quando venne esonerato) vincendo due volte la liga e soprattutto la Supercoppa Europea contro il Borussia Dortmund nel 1997.

E tornando al barca dei giorni nostri dopo una mancanza di trofei dal 1999 al 2003 ecco che viene chiamato, alla guida della squadra catalana, il quarto olandese della storia del barca per l’ennesima rivoluzione, Frank Rijkaard. Dopo un anno di ambientamento Rijkaard gettò le fondamenta per costruire il barca che dominerà (soprattutto con Pep Guardiola) in Europa dal 2005 al 2010. Costruì una squadra formidabile con giocatori come Ronaldinho, Samuel Eto’o, Deco, Giuly, Xavi e così via ed ebbe soprattutto il merito di inserire in prima squadra Lionel Messi. Vinse tantissimo con il Barca soprattutto la Champions del 2005 -06 contro l’Arsenal di Henry. Dopo quattro anni di successi venne esonerato dal Barcellona nel Giugno del 2008 e il suo posto fu preso da Pep Guardiola.

Dopo un avvicendamento di allenatori spagnoli ecco che il Barcellona dopo la debacle subita contro il Bayern Monaco torna ad affidarsi al quinto allenatore olandese della sua storia Ronald Koeman. Sarà in grado di mettere in atto l’ennesima “revolucion” in salsa “oranje”? La storia dice di si…..