Non capisco tutta questa euforia: la verità è che abbiamo perso 4 punti con avversarie che, per un club che vuole vincere il campionato (di questo si parla tantissimo, anche se non sono d’accordo come ho già scritto: https://vivoperlei.calciomercato.com/articolo/milan-un-regalo-inaspettato) dovrebbero essere vittorie sicure.

Mi spiego meglio: una outsider come il Milan che dopo il girone di andata si trova inspiegabilmente in testa e che vuole vincere il campionato, nonostante i pochi investimenti (ma oculati) di mercato, partite come quella con Parma e Genoa vanno vinte. Questo insegna la storia. Il Milan non avrà la forza di vincere tutte le partite con le grandi, e con le squadre di metà classifica (se vuole vincere il campionato) è obbligato a vincere.
Per cui, fuori Ibrahimovic ci siamo accorti che la corazzata inizia a scricchiolare.
Ora non vorrei vedere i soliti ottusi inveire senza cognizione di causa, solo per sfogare grottescamente la rabbia. Non se ne può più di gente che sa pensare e prevedere non oltre le 12 ore: se il Milan vince è un fenomeno, se perde è uno disastro. Figuriamoci se questi psicolabili hanno la pazienza e la capacità di analizzare il percorso di una intera stagione e visualizzare gli obiettivi!
Quindi come ho già scritto nell’articolo “Milan, un regalo inaspettato”: “Evidentemente il confronto con Inter o Juventus non regge. Nulla indica che il Milan abbia come obiettivo la vittoria, ed è evidente che nulla di ciò che è stato fatto in società (calciomercato) faccia pensare che il Milan possa vincere il campionato. Quindi tutte le persone intelligenti e i veri tifosi, al contrario dei giornalai e dei tuttologi, sanno che il nostro scudetto è certamente il 4° posto. Il ritorno tanto agognato nella Champions League. Tutto ciò che verrà oltre questo obiettivo sarà un regalo inaspettato. E non perché non crediamo in questo Milan. Semplicemente perché la coerenza aiuta ad essere più credibili e felici”

Non fraintendetemi: sono felicissimo del lavoro di Maldini e dello scouting, ma per vincere sul serio saranno necessari alcuni fuoriclasse con stipendi che oggi il Milan non può e non vuole pagare. La squadra è in fase di ricostruzione sia a livello societario che nel parco calciatori. I campioni arriveranno tra qualche anno, ridotti i debiti e resi i costi di gestione innocui. Sempre che nel frattempo il Milan riesca ad alzare il “livello tecnico medio” della squadra con uno scouting attento ed efficace, Per iniziare gli investimenti Eliott necessita del 4° posto e di tornare in Champions League. Per cui, serve ancora pazienza e uno / due anni prima che il nostro amato Milan torni tra le grandi.

P.S.  Ripeto: il sostituto di Ibracadabra è una stupidaggine. Non esiste. Quelli che parlano di un sostituto di Ibra, mi fanno ridere. Non esiste un sostituto di Ibracadabra. Ne servono tre per sostituire Ibra: un centrocampista, un rifinitore e un attaccante. Ibra è tre in uno. Non solo: per un giocatore di pari qualità tecniche (e non parlo della evidente intelligenza calcistica) servono almeno 100 milioni. Ma, sia chiaro a tutti, anche avendo il denaro, ad oggi nel mondo del calcio un altro “Ibra” non esiste. 
Per cui non crediate che una riserva, faccia ciò che ha fatto Ibra fino ad oggi. Non vorrei rimaneste delusi.