Sarà che sono cresciuto con una mentalità forte, sarà che non mi sono fermato mai a nessun ostacolo, sarà che anche quando giocavo con una forma fisica non al top davo sempre il 101% in campo per non far sentire l'assenza, anche perchè se ero davvero impossibilitato di giocare non avrei dato la mia disponibilità e me ne sarei rimasto a bordo campo a vedermi la partita. Ed ecco che arrivo a parlare di qualcosa che non riesco davvero a mandar giù: il tirarsi indietro.

Quando si è sportivi si sa benissimo a cosa si va in contro, quindi dalla forma eccellente, quando si è carichi a pallettoni, a partite sottotono quando si viene da più partite dove le gambe si sentono stanche, e si vedono prestazioni meno importanti, ma pur sempre nel rispetto della squadra, anche perchè il volersi ostinare a giocare se non si è in perfetta forma è solo un indebolire la squadra di un elemento, al quale sarebbe potuto subentrare una riserva, anche se meno forte, per lasciare la squadra in 11 effettivi in movimento.
Tutto questo è solo il raccontare come, cambiando sport, il tennista Jannik Sinner, altoatesino numero 13esimo nella classifica ATP, sconfitto dal greco Tsitsipas, che lo ha estromesso dalle semifinali romane, sia arrivato davanti ai microfoni per dire in parole povere che lui ci ha provato ma non era in grande forma, così come poi hanno ribadito i giornalisti.
Ecco è proprio questo il punto che a me dà proprio fastidio, perchè se si scende in campo, per poi 'coprirsi' dopo una sconfitta con i soliti 'piangersi addosso' allora è meglio non giocare, perchè se avesse vinto si sarebbe parlato della stessa cosa ma in maniera più lieve. Un tennista se non è al top, così come negli altri sport deve fermarsi, e ricaricare le pile, e solo quando sta bene deve giocare. Ho visto spesso i veri Nadal, Djokovic, Federer campioni affermati, dare forfet anche a delle semifinali, proprio per problemi fisici, e non certo andare davanti ad un microfono a fine gare per dire che le condizioni non erano ottimali, bisogna essere coerenti e non poi fare il solito piantarello fisico, per passare da "Poverello, alla fine c'ha provato...", eh no stavolta non si passa.
Quindi che sia ben chiaro se guadagni bene, e sei divenuto grazie alle tue abilità un personaggio anche televisivo, che non si faccia più l'errore di andare a giocare e poi fare queste figure barbine davanti ai teleschermi, anzi... le cose vanno tenute per sé, dicendo semplicemente "Ho perso!", senza accompagnare la frase da parole per coprirsi da una sconfitta.

Ripeto in ho giocato con dolori allucinanti, eppure quando uscivo dal campo mi facevo la doccia e me ne andavo, poi a casa con i miei genitori parlavo dei miei dolori fisici, ma dentro al campo e davanti a compagni e allenatore non ho mai fatto un fiato. Che bisogna imparare ad avere le palle da uno che non è famoso e che ha dato l'anima dentro al campo anche in condizioni pessime?
Oppure è giusto trovare sempre delle scuse quando si perde come fanno questi personaggi?