La Juventus festeggia lo scudetto del Mito ma, nonostante ciò, non si placano le polemiche sponda Napoli, nostra acerrima rivale per tutta la stagione. Nelle scorse settimane a fare capolino erano state le dichiarazioni di Sarri e De Laurentiis secondo i quali il Napoli aveva in un certo senso subito tutta una serie di furti che hanno portato la Juventus a vincere al posto loro. Ebbene, queste critiche nelle ultime ore si sono ulteriormente infiammate a causa di alcune foto pubblicate sui profili Instagram di alcuni calciatori della Juventus, arrecanti parole poco edificanti nei confronti del Napoli e dei suoi calciatori. Che gli insulti e le discriminazioni vadano combattuti in tutti i modi credo sia lapalissiano, specie quando si sta parlando di uno sport com'è il calcio; detto questo, quando ho letto alcini commenti in rete di tifosi napoletani e soprattutto il comunicato ufficiale della società mi è venuto da esclamare il proverbiale "da che pulpito !". Da che pulpito arrivano queste dichiarazioni di sdegno verso una "discriminazione" verso il Napoli e i napoletani ? arrivano dal pulpito di un popolo che, ad esempio, quando è partito Higuain ha proposto pizze gratis qualora lo stesso avesse subito un infortunio grave. Arriva dal pulpito di un popolo che ha fatto dell'odio antijuventino e dello sfottò grasso verso la Juventus una ragione di vita e che si è manifestato con forme ben più plateali di quelle (due) messe in mostra ieri sera.

Arriva dal pulpito di un presidente che, anzichè cercare di placare le acque dall'alto della carica di cui è investito, non ha fatto altro in questi anni che alimentare una polemica che ha ampiamente superato lo stucchevole; un presidente che, parlando del giornalista Malfitano vittima di atti vandalici, se ne uscì con "sanno tutti che è juventino" e che, parlando di nord che odia il sud, non ha fatto altro che fomentare un dissidio che sarebbe anche ora di placare.

E non mi soffermerò sul "maestro di calcio" che, quando non vince, si diletta a spalare sterco sull'avversario ed autoassolversi per la sconfitta.

E voi vorreste venire a darci lezioni di bon ton ? no, da voi non le accettiamo nella maniera più assoluta. Perchè le vostre rimostranze non sono che lo specchio di quel tipico vittimismo tutto italiano di chi, se non riesce ad arrivare ad un obiettivo, cerca in tutti i modi di addolcire la medicina amara.

Da voi non accettiamo nessuna lezione di morale e i vostri comunicati non sono che la riprova tangibile di come vi stia rodendo vedere altri festeggiare.