Nella sfida contro il Bologna, al Meazza, i nerazzurri sono scesi in campo, per la prima volta in una partita ufficiale, con  i nomi cinesi dei calciatori stampati sul retro delle maglie da gioco. La proprietà dell'Inter, come è noto, è made in Cina. E visto che si avvicina il Capodanno cinese, si è voluto omaggiare il tutto, in quello che sarà l'anno del Maiale, con questo modo particolare e bello di scendere in campo.

Certo, in rete, non sono mancate le reazioni. Da quelle ironiche: "Così almeno non potremo spaventarci leggendo il nome di Dalbert, Vecino, Gagliardini & co sulla nostra maglia" che hanno avuto migliaia di mi piace, ad insulti veri e propri. Certo che poi i soldini made in Cina piacciono magari a chi offende. La storia dell'Inter, d'altronde, è questa. Storia di internazionalità, nasce così l'Inter, come società e squadra che unisce più popoli, più culture, più lingue, andando oltre ogni confine e muro. Purtroppo non tutti i tifosi nerazzurri hanno capito la storia dell'Inter, squadra per cui dicono di tifare, e come la società ha fatto presente, in occasione della vergognosa vicenda dei buu contro Koulibaly, chi si comporta in modo indegno, non fa parte della storia dell'Inter, non appartiene all'Inter.  Dunque, i nomi in cinese sulla maglia dell'Inter, sono un bellissimo omaggio oltre che al popolo cinese anche alla storia dell'Inter.  E ciò è una cosa importante soprattutto per Milano e per l'Italia che può diventare un vero ponte tra Oriente ed Occidente.