Ieri sono terminati i gironi della Coppa d'Asia. Sono passate tutte le migliori.
Ma c'è una nazionale che ha deluso tantissimo, la Corea del Nord. Premetto che non è il San Marino, o da quelle parti il Bhutan o il Nepal). Zero punti, e pure tanti gol subiti. Un passo indietro incredibile rispetto alla qualificazione ai mondiali del 2002 dove persero, tra l'altro, solo 2.1 con i futuri campioni del mondo brasiliani.
Ciò che colpisce è la troppa autoctonìa del sistema calcio, il quale ha reso tutto il movimento calcistico "medievale" e poco "innovativo". Spulciando sulla rete ho trovato tutti gli allenatori del campionato, dove solitamente domina il 25 april, e ho pure notato che tutti gli allenatori hanno in media oltre 55 anni. Ok, la Corea è un paese che ha mille problemi, ben più gravi di uno sport, ma mi ricorda davvero il nosto Belpaese, ormai in mano a Coverciano e superatissimo in fatto di tattica, allenamenti, mentalità.
Nei nostri campionati, dalla A  alla C, ci sono solo allenatori esclusivamente italiani, molti discutibili sul piano della carriera, con fallimenti, licenziamenti, litigi, calcioscommesse, retrocessioni etc. Erano solo due quelli stranieri, e nemmeno nomi di grido, forse una rottura da parte dei presidenti verso un sistema troppo "dittatoriale".
Esperimenti durati ben poco, nonostante i risultati non fossero disastrosi (l'Udinese era quart'ultima con Velazquez e giocava pure bene, con Nicola è ancora... lì! Il Rieti con un allenatore portoghese stava facendo il "suo" discreto campionato eppure, chissà per qual motivo, si è dimesso e lo stesso identico giorno c'era in città unod ei tanti dinosauri del calcio, Eziolino Capuano, personaggio simpatico e sui generis, ma molto discutibile sul piano tattico.
La cosa assurda è che le scommesse Velazquez e Ricardo Cheu erano appunto... SCOMMESSE, rotture (per l'Udinese) con un passato molto triste, in cui tante volte la società friuliana aveva rischiato la retrocessione pur cambiando 8 allenatori in 5 anni (tutti italiani, OVVIAMENTE), da Del Neri a Stramaccioni, passando per Colantuono... il peggio del peggio, praticamente.

Sappiamo tutti come funziona un'azienda. Quando scommetti su qualcuno devi avere un po' di testardaggine, invece Velazquez è stato esonerato dopo 7 risultati negativi contro Napoli, Roma, Juventus, Milan, Atalanta, Lazio e la sofrtunatissima gara persa di Empoli, non proprio squadrette. Lo stesso Cheu faceva parte di un progetto interessante di una squadra laziale neopromossa.
Nel calciomercato estivo, il Rieti assunse Malù Mpasinkatu come ds e acquistò diversi calciatori provenienti da ogni parte del mondo, dal Portogallo, dal Camerun, dalla Grecia, persino da Andorra. Un progetto che destava curiosità. Alcuni acquisti si sono rivelati buonissimi, altri hanno deluso. Ad un certo punto, durante la sosta di dicembre, la società, forse perchè ha cambiato presidente, ha svincolato vari calciatori stranieri (alcuni stavano facenod bene!) e ha acqusitato un bel po' di calciatori italiani, di dubbie qualità, a parte il centrocampista Marchi, innalzando a dismisura il costo degli ingaggi.
Ok, oguno fa quel che vuole, viva i calciatori italiani almeno in serie C (reciterebbe lo slogan un po' radical chic) ma il senso? Questo ha portato, ovviamente, alle dimissioni (ovvie) di Cheu.

Tornando a serie A e B si notano allenatori letteralmente incapaci come Gattuso, Pioli, Colantuono (fino a qualche settimana fa), Bucchi..., allenatori discutibili come Zenga, Nesta etc. oppure messi li a caso solo perchè italiani, come Nicola, appunto. Per non parlare di allenatori ormai sulla via del tramonto, bravi ma comunque molto anziani. Eppure di allenatori stranieri bravi ce ne sono nel mondo... alcuni pure liberi! Altra cosa che ho notato è che gli allenatori nostrani vengono pure difesi a priori (dando spesso la colpa ai ds, come nel caso di Leonardo e Monchi) nonostante la mancanza di gioco, gli obiettivi falliti (Spalletti è uscito contro il PSV...) e tanto altro. Poi cacciarono il pur discutibile De Boer dopo poco tempo (puntando su Pioli che fece schifo lo stesso).
Persino negli anni '90, quando i nostro calcio era il top, avevamo degli allenatori stranieri, alcuni bravi e altri scarsi. Perchè anche uno scarso porta qualche novità. Ricordo che l'ultima itlaiana a vincere la cl aveva un portoghese in panchina... Avere allenatori di nazionalità diverse rende pure più bello il campionato perchè tutti saremmo più curiosi.
Si dice che non possiamo permetterceli. Sicuro? Ronaldo lo compriamo, ad Higuian diamo 10 mln, persino tante riserve o secondi portieri guadagnano 2-3 mln. Quindi possiamo permetterci anche un Klopp. O, perchè no, un allenatore sconosciuto. E giovane.

Ma qui mi fermo, altrimento scrivo un libro. Con le dovute proporzioni, il nostro sistema calcistico (e spero solo calcistico) somiglia alla dittatura nordcoreana, basata su principi medievali.