Risultato a parte, dettaglio comunque non da poco nel calcio, la partita di ieri ha mostrato una sola, anche se decisiva, differenza rispetto alle precedenti con Lecce e Roma: l'assenza di strafalcioni. E' questo il fattore che ha consentito di costruire una vittoria non larga, ma alla fine meritata e preziosa. Va detto che, rispetto ai match con Roma e Lecce, nella formazione iniziale dei rossoneri mancavano Conti, Biglia e Suso. La cosa, alla fine, ha contribuito a definire il risultato... ma forse è meglio addentrarsi nei dettagli.

Contro una Spal non eccezionale, che tuttavia ha pressato fin dall'inizio come il Lecce nel secondo tempo, Bennacer ha giocato una partita anonima, però priva dei crolli repentini e disastrosi di Biglia. Non solo, è anche riuscito a fornire un punto di riferimento dignitoso ai compagni, compreso Calabria, sciagurato a Genova e a Roma, quando è entrato nella ripresa. Bennacer non è e non sarà mai Bakayoko, perchè non ne ha la fisicità né la capacità di far scomparire la palla, ma è giovane e, forse, può ancora crescere. Non dovremmo mollarlo, quando va in difficoltà, perchè il Biglia di oggi è peggio. Aiutiamolo a tenere duro fino al mercato di gennaio, quando potrebbe arrivare un regista con più esperienza, accanto al quale Bennacer potrebbe giocare da interno ed essere una risorsa preziosa.


Non è sceso in campo Conti, autore di un inizio di stagione da brividi. Con Inter, Genoa e Lecce è apparso incapace di trattenere il colpo, cioè di non allungare la gamba o il braccino nei momenti topici. Si tratta di un momento di marasma psicologico oppure di lentezza congenita nei riflessi? In attesa di scoprirlo, eviterei di rischiare la sua presenza in campo, anche perchè a me ieri Duarte non è mi affatto dispiaciuto. Sul brasiliano ci si può lavorare. E' sceso in campo, invece, Calabria, che ha tratto giovamento dall'assenza di Biglia, in quanto il centrocampo si è sfilacciato meno che in altre occasioni e ciò non l'ha messo in condizione di fare danni.

Ritengo che l'impiego part-time di Suso sia stato importantissimo ai fini dell'esito del match. Castillejo, infatti, si è accollato il lavoro sporco, lavorando gli avversari ai fianchi. Quando è entrato, Suso aveva 45' in meno nelle gambe ed è stato  in grado di mostrare le sue doti tecniche, come non lo era mai stato in questa stagione entrando dall'inizio. Il calcio di punizione con cui ha deciso la partita è stato il colpo di classe di un giocatore atipico, che va sfruttato in maniera atipica.

Donnarumma è stato decisivo al 92', quando è uscito con sicurezza su un calcio d'angolo ferrarese, l'ultima chance per la Spal. Eccellente la scelta del tempo e la presa nell'eseguire una giocata, l'uscita su cross e traversoni, nella quale Gigio si è sempre mostrato debole. Il grande portiere si vede nella capacità di gestire la routine, che spesso è la parte più insidiosa del match. Taibi è stato un portiere spettacolare, che tuttavia parava l'impossibile e crollava sul facile.

Altro giocatore decisivo è stato Piatek, cui ha fatto bene la retrocessione, non tanto a riserva, quanto a uno dei tanti. In occasione della traversa di Castillejo, è stato di una rapidità mostruosa nell'anticipare tutti, anche se la giocata non è stata precisa. La punizione di Suso, inoltre, è nata da uno degli inserimenti sul filo del fuorigioco che ce lo avevano fatto apprezzare l'anno scorso. Secondo me aveva anche procurato l'espulsione di chi lo ha atterrato, in quanto la palla ha preso terra in un punto dove il polacco sarebbe di certo arrivato per battere a rete, solo davanti al portiere. Ma meglio così, visto il risultato finale. In ogni caso, Piatek, sembra ritrovato fisicamente, quanto a brillantezza muscolareNel complesso, la squadra non è apparsa né migliorata né peggiorata, ma più attenta e priva di equivoci, per cui ha evitato strafalcioni e nefandezze decisive. Il Milan ha, inoltre, sfruttato meglio Suso.

Ora, la mia considerazione, già fatta altre volte, è che il Milan abbia un gruppo valido di giocatori, senza fenomeni intoccabili. Questo è il suo limite, ma può essere anche il suo punto di forza. I giocatori, infatti, possono e devono ruotare, perchè sono tutti, in fondo, sullo stesso piano. Cosa c'è di male nell'alternare Leao e Piatek o nel farli giocare insieme se la partita lo permette? Perchè Suso non può essere messo in condizione di dare il meglio di se giocando nel secondo tempo? Magari finchè il suo rendimento non migliora. Non credete che Conti, lasciato fra le riserve, possa ritrovare testa e serenità? Col tempo si potrebbe studiare uno schema a due centrali, in cui anche il Biglia di ora e Bennacer si supportino a vicenda? Con la Lazio sarà un'altra musica, ma un Milan razionale e senza tabù se la può giocare.