Stasera il Milan esordisce in Europa League contro la "cenerentola" del Gruppo F, ovvero i lussemburghesi del F91 Dudelange. Ditemi la verità: quanti di voi sapevano dell'esistenza di questo fantomatico club? E alzi la mano chi fosse completamente certo che anche nel minuscolo granducato del Lussemburgo, terra ricca di industrie e banche,  si giocasse - e bene - al calcio? In molti avranno risposto affermativamente, visto che in queste ultime ore sono stati tartassati da notizie riguardanti il Dudelange. 

Per farla più breve possibile, quindi, Dudelange è una città che dal numero di abitanti (appena 17.000) pensereste che sia insignificante, rappresentando invece la quarta realtà cittadina più grande del Granducato per numero di abitanti. In pratica il quartiere milanese di Quarto Oggiaro ne ha quasi il doppio. La squadra di calcio locale è giovanissima, essendo nata soltanto nel 1991 dall'unione di tre club cittadini alle prese con gravi problemi economici. Nella sua pur breve storia, il F91 Dudelange ha già sfiorato l'appuntamento con la storia nel 2012/2013, quando eliminarono al secondo turno preliminare di Champions i più quotati austriaci del RB Salisburgo, prima di essere a loro volta estromessi dal Maribor. Appuntamento con la storia che si è materializzato in questa stagione: il piccolo club confinate con la Francia è il primo della storia lussemburghese ad aver raggiunto il traguardo dei gironi di Europa League. 

Detto ciò, quanto finirebbe un ipotetico ed utopico match tra Quarto Oggiaro F.C. (non so neppure se esiste davvero!) e Milan? A parte le battute, i rossoneri non devono sottovalutare un impegno che, di primo acchito, potrebbe sembrare molto agevole. Le scelte dell'ultima ora di Gennaro Gattuso farebbero propendere per il contrario. Il tecnico calabrese infatti getterà nella mischia molti giocatori ancora a secco di minuti in questa stagione, stravolgendo la formazione titolare con un turnover troppo ampio: Reina, Caldara, Bertolacci e Mauri faranno il loro esordio assoluto nel 2018/2019 (addirittura il giovane centrocampista argentino non gioca una partita da titolare dal lontanissimo agosto 2018, sempre in EL contro lo Shkendija); debutto dal primo minuto anche per i vari Bakayoko, Laxalt e Castillejo che, pur dando un buon contributo quando chiamati in causa, non hanno sufficiente benzina per giocare tutta la partita. Gli unici titolari inamovibile che prenderanno parte alla sfida di questa sera - al netto della forzata assenza di Suso, Bonaventura e Musacchio, non convocati e rimasti a Milanello a lavorare - saranno il Pipita Higuain e capitan Alessio Romagnoli, investito di questa grande responsabilità dopo la dipartita di Bonucci. Gattuso ha dovuto giocoforza optare per Higuain, che avrebbe volentieri lasciato a Milanello se non si fosse infortunato il suo alter ego Cutrone. 

Il Diavolo dovrebbe perciò schierarsi con Reina in porta; linea a 4 con - da destra a sinistra - Abate, Romagnoli, Caldara (la coppia della futura Nazionale azzurra) e Laxalt; centrocampo a 3 con vertice basso Bertolacci e mezzali Bakayoko-Mauri; tridente inedito Borini-Higuain-Castillejo. Insomma fossimo stati in Gattuso, avremmo di certo optato per un turnover a dosi più contenute nonostante la modestia, la debolezza e l'infinita inferiorità tecnico - tattica dei lussemburghesi. Perché il Milan - dopo la fatica e le tribolazioni estive per poter giocare l'Europa League - non può permettersi passi falsi.