La sfida con la Roma di è appena conclusa...con l'amaro in bocca per quello che poteva essere e non è stato: il Champions' point.

Spalletti, per l'ennesima volta, non esce dalla sua area di confort né in fase di preparazione né in fase di svolgimento.

Il suo schema risulta inefficace perché purtroppo da inizio anno si ostina a schierare il croato Perisic; nella sua testa risulta imprescindibile ed in grado di dare equilibrio, ma mai regala imprevedibilità.

Ha bocciato Candreva senza possibilità di redenzione, ha mortificato Politano per gran parte della stagione, non ha sfruttato per nulla Keita e le sue qualità e continua a dirci che Dalbert è bravo ma lo fa giocare raramente.

Nonostante questo lo ritenevo, prima di stasera (a fine partita), il tecnico giusto per la corsa allo scudetto.

La sua visione della partita è però troppo influenzata da pregiudizi e voglia di protagonismo

La partita ha palesemente evidenziato che Lautaro ed Icardi possano giocare insieme, ma non è questo il punto.

Lautaro da imprevedibilità (vedasi punizione conquistata al limite dell'area che il croato ha poi sprecato) cosa che Perisic non da ormai da tempo immemore.

Sostituire Lautaro con Joao Mario e poi Politano con un Keita ormai con la testa altrove, è un delitto che non può rimanere impunito.

Keita poteva essere inserito ma al posto di Perisic: la rapidità di Politano e la sua capacità di dialogare nello stretto avrebbero esaltato Lautaro e Keita, creando spazi vitali per bomber Icardi.

Preciso che non sono un fan di Icardi, perché con la sua sceneggiata ha danneggiato l'Inter nel momento clou della stagione, ma credo sia un grande centravanti che ha bisogno di gente che dialoghi con lui e non si limiti a traversoni continui.

Icardi si è evoluto con Spalletti, quindi può convivere con uno (o due) attaccanti veri. La squadra meneghina è l'unica tra le grandi a giocare con una punta sola e due/tre centrocampisti offensivi (Perisic, Naingollan e Politano): una schema del genere necessiterebbe di centrocampisti con decine di reti nel bagaglio tecnico.

Ultima riflessione: bravo Spalletti (giusto sottolinearlo) nella preparazione dei movimenti continui Naingollan e Vecino (sempre più intoccabile e uomo spogliatoio).

Toto-allenatori: Pochettino o Klop potrebbero essere due nomi interessanti per la panchina, soprattutto se uno dei conquistasse la coppa con le rispettive squadre. L'alternativa: l'accoppiata Jurgen Klinsmann (sagacia tattica e novità) e Lothar Matthäus (carattere ed esperienza da vendere).