La premessa
Siamo ancora in piena pandemia e il calcio ne sta pagando, inevitabilmente, un scotto molto caro però un aspetto positivo mi sento di evidenziarlo, le nostre squadre, complice l’impiego di una spending review forzata, stanno investendo maggiormente sui giovani italiani, “ritrovando” quel coraggio che si era un po’ smarrito nell’epoca dei dobloni d’oro. Di esempi c’è ne sono in ogni squadra ed è questo l’atteggiamento che avremo sempre dovuto avere verso i giovani e non soltanto adesso per via delle risorse che appaiono piuttosto limitate. Ma nonostante il trend sia positivo noto con un certo dispiacere che le vecchie maniere non si sono perse e che la speculazione è sempre più viva che mai su dei ragazzi che si stanno appena affacciando nella massima serie. Si in Italia ci piace sempre esagerare e fare il passo più lungo della gamba è nel nostro Dna non possiamo farci nulla. È proprio quello che sta accadendo con il giovane “millennial” Nicolò Rovella, il classe 2001 che sta facendo letteralmente scatenare un’asta su di lui da parte di tutte le big di serie A. Con appena 7 apparizioni ha già “stregato” tutti ed è partita la corsa contro il tempo per averlo in “rosa” il più presto possibile. Ecco siamo alle solite!! si comincia a mettere pressione ad un ragazzo che inizia il suo percorso, bene nella massima serie, senza nemmeno vederlo completare una stagione intera. Possibile che dobbiamo sempre ripetere gli stessi errori come già successo in passato? Ma la smetteremo mai di avere questo atteggiamento verso i giovani? Poi non chiediamoci perché in Italia i ragazzi italiani non riescono a fare il “salto” e ad imporsi a certi livelli. Non so perché in questa vicenda mi è venuto in mente un film cult del 1966 di Sergio Leone “Il Buono, Il Brutto e il Cattivo” ma lo spiegherò dopo perché ognuno dei protagonisti come il film “western” ha un suo ruolo specifico in questa vicenda e… spero di strapparvi un sorriso che è ciò di cui più abbiamo bisogno in questo “maledetto” periodo.

MA CHI E’ NICOLO ROVELLA?
Qualcuno prima di vedere accostare il suo nome alla propria squadra del cuore (di sicuro ci sarà nel mezzo potete starne certi!!) si è mai chiesto chi fosse Nicolò Rovella? Tranquilli ve lo spiego io, d’altronde con appena 7 presenze in serie A (di cui 5 quest’anno e due la stagione scorsa) è difficile sapere di più.

Gli inizi
Nicolò è nato a Segrate, in provincia di Milano, il 4 dicembre del 2001. Ha iniziato a giocare a calcio nell’Alcione, con l'occasione Genoa arrivata nell’estate del 2017 quando anche club del calibro di Milan e Inter erano sulle sue tracce. Il suo inizio convincente ha visto il giovane Nicolò essere premiato come ‘Miglior giocatore' del Torneo Internazionale Carlin’s Boys, manifestazione giovanile che si disputa durante il mese di agosto a Sanremo. Durante lo stesso anno Nicolò, si distingue come leader tecnico della formazione under 17 del Genoa. Con le sue giocate trascina la squadra ad un ottimo piazzamento finale di classifica che li vedrà uscire sconfitti soltanto ai quarti di finale contro l’Atalanta. Il suo grande rendimento lo porterà, l’anno successivo, a far parte della primavera del Genoa, lasciando quindi l’under 17, dove farà un salto di qualità importante grazie alle sue 26 presenze condite da tre reti. Il resto bè lo sapete è storia recentissima.

Le caratteristiche tecniche con l’idolo Modric
Nicolò si ispira a Modric
ed è tifosissimo dell’Inter da quando era bambino, buona tecnica di base, elegante nei movimenti, bravo a svolgere sia la fase offensiva che difensiva è un centrocampista che può ricoprire diversi ruoli nella linea mediana. Una mente matura nel corpo di un dicannovenne, dotato di qualità sopraffina, piedi eleganti e personalità da veterano insomma tutti elementi che lo portano ad essere uno dei migliori prospetti di questo inizio di stagione.

LA QUESTIONE “SPINOSA” CONTRATTUALE
Nicolò Rovella
stella anche dell'under 21 ha un contratto in scadenza con la squadra rossoblu il 30 Giugno 2021. Il suo agente, Giuseppe Riso sembra non aver così tanta fretta di rinnovare anche perché su Rovella hanno già chiesto informazioni big come Juve, Inter, Roma e Milan, che stanno alla finestra. Un contratto che andava già rinnovato l’anno scorso quando il giocatore mosse i primi passi in serie A ma che adesso sembra davvero essere diventata una questione spinosa. Ma su questa vicenda è intervenuto qualche giorno il direttore sportivo del Genoa Michele Faggiano su Telenord:

"Rovella? Bisogna dare atto a mister Maran che lo ha mandato in campo senza alcun secondo fine. Il ragazzo si è sempre fatto trovare pronto, come anche in Under 21. Sarebbe semplice dire che essendo io arrivato per ultimo da tempo si sapeva che sarebbe andato in scadenza ma è una situazione delicata. Assieme al presidente e all’amministratore Zarbano stiamo lavorando per trovare un accordo onde evitare lo sperpero di un grande patrimonio del Genoa

Quindi da queste sue parole “sembra” regnare l’ottimismo tra le parti per un possibile rinnovo di contratto che al Genoa a fine stagione potrebbe portare tanti milioni di euro in cassaforte con una sua possibile cessione. Si vocifera, anche, che il Genoa per non perderlo a zero potrebbe anche cederlo ad una big già durante la sessione di mercato invernale di Gennaio facendo un affare alla Romero. Cioè venderlo al giusto prezzo di mercato e tenerlo al Genoa in prestito per altri 18 mesi a una delle squadre sopracitate, con la condizione di farlo continuare a maturare calcisticamente. Cifra? Non è dato ancora saperlo ma già si parla di un valore di mercato che oscilla tra i quindici e i venti milioni…..... bè fate voi le vostre valutazioni !!!!

REGIA DI ENRICO PREZIOSI: IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO
Sì, avete capito bene, questa vicenda è degna di uno dei migliori film western di tutti i tempi: Il Buono, il Brutto e il Cattivo.

Come il film di Sergio Leone anche in questa vicenda vi sono tutti e tre i protagonisti: nei panni del Brutto (Tuco il bandito) il giovane Nicolò Rovella che ha una taglia sulla sua testa, intesa come valore di mercato oscillante tra i quindici e i venti milioni di euro, Il buono (Il biondo) impersonato dal suo procuratore Beppe Riso (nel film erano soci) che lo consegna di volta in volta a sceriffi diversi, incassando il denaro e lasciando che sia condannato all’impiccagione per poi liberarlo e spartirsi le somme. Infine nei panni del cattivo (Sentenza) abbiamo il direttore sportivo Faggiano che va alla ricerca del tesoro nascosto che è stato sepolto in un cimitero e in una tomba dove non si conosce la collocazione (che invece sembrano conoscere i due banditi), inteso come il rinnovo di contratto e la cessione ad una big. Come nel film i tre incroceranno il loro percorso per raggiungere la stessa meta diffidando ognuno dall’altro che lo vorrebbe eliminare. Il finale del film è pero epico e sarà proprio Sentenza che pensando di avere ormai il tesoro in mano e minacciando con la pistola sia il povero "tuco" che il "Biondo" intimandoli a scavare è proprio lui, in un triello, a farne le spese, se il giocatore non dovesse rinnovare, con i due "banditi" che alla fine si spartiscono la somma per poi prendere strade e direzioni diverse. Ma andrà esattamente così come nel film, ovvero saranno Rovella e il suo agente a spuntarla su Faggiano e il Genoa oppure visto che il regista è Enrico Preziosi, che ha già annusato l’affare ed è in totale trepidazione per una sua cessione milionaria la farà andare diversamente?
Nell’attesa godetevi il finale di questa grande perla del cinema italiano con il grande triello dei tre protagonisti. Spero di avervi strappato un sorriso in questo periodo tremendo che stiamo attraversando, affrontando comunque una problematica vera che ancora affligge il calcio italiano, la pressione e la speculazione sui giovani italiani!!! E se vi state chiedendo perché mi sono concentrato su Nicolò Rovella, essendo Juventino, vi rispondo che se ne sta parlando troppo e che tutti ci dobbiamo dare una calmata per il bene del ragazzo vale per lui come per tutti gli altri, nel frattempo…….... godetevi lo spettacolo.
Buona visione!!