Quando la persona va oltre la maglia, quando va oltre qualsiasi rivalità, quando in campo c'è un  ragazzo come tutti noi e non si può che stargli vicini nei momenti più difficili. Ieri sera, ero davanti alla radio, ero in macchina in un lungo viaggio che mi portava da Milano a Roma, e ascoltavo la partita della mia Juventus, con i cuore in gola, contro la Roma non era solo una sfida tra due squadre che si sono sempre battibeccate, non c'era soltanto l'allenatore più odioso, e non parlo della persona fuori dal campo ma del tecnico, anche se la mi ha sempre strappato un sorriso nella pubblicità della Heineken, e di un non poter vedere il campo, ma ascoltarlo nelle parole di Giuseppe Bisantis di Radio Rai, quando al ventesimo minuto il sentire "Zaniolo è a terra, e non sembra poter proseguire la gara", mi ha gelato. Si, potevo da tifoso bianconero pensare fregarmene altamente, e invece da italiano ho pensato "Cavolo, questa non ci voleva". Niccolò Zaniolo mi ricorda un'altro giocatore, uno di quelli che poteva essere ma per i vari infortuni non è stato; Giuseppe Rossi. Per questo quando al ventesimo del primotempo ho sentito ancora una volta che Zaniolo era in terra e sembrava riportare un infortunio muscolare, mi sono rattristito; è un giocatore giovane, una stella nascente, uno di quei giovani che si può mettere al paragone di tanti altri più altisonanti della sua età, e che non fasse per questi continui infortuni, sarebbe tra i 10 più forti al Mondo per la sua età. Eppure sembra che la sfortuna non lo voglia lasciar perdere, lo tormenta, e questo da tifoso italiano ed estimatore della classe del centrocampista toscano mi da molto fastidio. Per questo ho deciso di mettermi stamane, penna alla mano e scrivere un mio pensiero, che spero arrivi agli occhi di questo giocatore:

Non so cosa si prova a cadere in un turbine di infortuni vari, ho giocato al calcio per 15-16 anni e non mi sono mai infortunato, ma ho visto tanti compagni di squadra essere sotto torchio da questi continui problemi muscolari, e nei loro occhi la sofferenza quando non potevano dare il loro apporto in campo. Ho più del doppio della tua età, e capisco bene cosa si prova a non poter contribuire alla causa di una squadra, quando si ha lka certezza di poter essere un'arma importante. Ti seguo dal primo esordio, eppure a Roma sei esploso in pochissimo tempo, sei entrato in un meccanismo complesso, come la Roma, e ti sei ritagliato fin da subito il tuo spazio, attirando su di te molti top club a soli 16 anni, un talento puro, uno che se è in giornata fa la differenza, e che invece se non è al top da sempre quell'apporto minimo per aiutare la squadra. Immagino che è dura, molto dura, quando ti senti nel pieno delle forze, pensi di poter dare il 100% in campo, e poi arriva la solita mazzata, che ti porta a dover uscire. Ieri, da italiano e tuo estimatore, ho provato tanta rabbia, perchè è come rivivere il continuo infortunarsi di Giuseppe Rossi, altro grandissimo talento che è stato bersagliato dagli infortuni e che purtroppo non è mai riuscito a concludere una stagione intera, e questo spero non sia o non faccia parte del tuo percorso, anche perchè sarebbe davvero una disdetta per noi italiani, che sogniamo una nuova Nazionale pronta a vincere tutto, e che proprio da un talento come te vorrebbe ripartire. Penso che aggiungere altre parole sarebbe troppo, e forse si cadrebbe nel logorroico, quindi ti mando un grande in bocca al lupo, e che la vita ti sia più felice da oggi in poi. Forza ragazzo!

#22nicolòzaniolotisonovicino