"Ti rendi conto anche tu, che in questo mondo di eroi, nessuno vuole essere Robin... tutti col numero 10 sulla schiena e poi sbagliamo i rigori." Prendendo spunto da questa bellissima canzone di Cesare Cremonini, il ragionamento che si fa in questa società è proprio quello di quelli che... decidono di essere un Robin della situazione. In questo modo, con questa definizione si vuole intendere tutte quelle persone che nella loro vita professionale o no, hanno preso un ruolo apparentemente di secondo piano. Infatti, proprio il personaggio di Robin, viene individuato come quello all'ombra del più importante e forte compagno di avventure Batman. Ma la domanda alla quale è stata scritta molta letteratura, è sempre la stessa, Batman sarebbe stato Batman senza un Robin? La grandezza o importanza di qualcuno sarebbe sempre la stessa se accanto non ci fosse quella figura minore? In realtà in ogni ambito abbiamo avuto dei Robin, che erano Robin solamente di facciata ma in realtà si sapeva benissimo quale era la loro importanza. Sopratutto nel mondo dello spettacolo, di figure del genere ce ne sono tante. Basta pensare a Bryan May, chitarrista dei Queen, il volto e il front man era senza dubbio il grande Freddy, ma la maggior parte dei successi e degli arrangiamenti erano del chitarrista, che ha sempre di buon grado (?) accettato il ruolo di Robin. Oppure Angus Young, celebre chitarra degli AC/DC, nonostante vari cambi al comando del microfono da cantante, lui sempre la roccia ferma della band che ha sfornato quasi tutti i successi. Poi ci sono un'infinità di parolieri e autori che hanno scritto le canzoni più storiche del mondo musicale e cedute ad altri per interpretarle.
Nel cinema non solo Robin, ma di coppie dove uno dei due sembrava il più sfigato, ma in realtà era la base di tutto ce ne sono davvero tanti, da Jerry Lewis, a Stan Lourel (Stanlio) ecc... Nel ciclismo sono stati battezzati come gregari, quelli che già sapevano che loro mai avrebbero vinto, loro sono quelli che dovevano tirare le volate ai Cipollini, o scalare le montagne per i Contador o altri, fare tutta la fatica ma poi all'ultimo chilometro dovevano tirarsi indietro e lasciare vincere Batman, anche se potevano farlo loro. È un ruolo delicato e importante. È un po una metafora della vita, è un ruolo che personalmente mi si addice parecchio, considero questi Robin molto più importanti dei Batman. Ce ne sono anche in politica, nel mondo del lavoro, ecc... poi però ci sono anche i Robin negativi, cioè quelle figure oscure che da dietro le quinte tirano i fili di situazioni molto più gravi e pesanti, ma non è di loro che voglio parlare oggi. Ma nel calcio chi sono stati i Robin più importanti, cioè quei giocatori che sono stati grandi accanto a qualcuno più grande di loro, quelli che facevano il classico lavoro sporco in campo, apparecchiando la tavola per il numero 10 che poi si prendeva gli applausi? Dire che i grandi campioni del calcio non sarebbero mai stati tali, senza i gregari è abbastanza ovvio e scontato. Ogni grande squadra di grandi campioni aveva i "braccianti" o "mestieranti".
Onestamente potrei stilate una lista di Robin del calcio, ma sarebbe troppo lunga e finirei sicuramente col dimenticare qualcuno, quindi, ognuno di noi avrà sicuramente il Robin preferito, ognuno ha quel giocatore che si è fatto un mazzo tanto per il bene di qualcun'altro. "una vita da mediano, con i compiti precisi, e natura non ti ha dato piedi buoni, lavorare sui polmoni, una vita da mediano anni di fatiche, botte, vinci caso mai i mondiali". Questo estratto di un'altra bellissima canzone di Ligabue, rende omaggio al grande Lele Oriali, e a tutti gli altri che hanno interpretato quel ruolo. Un'altra sfaccettatura della situazione è quella che vede i cosiddetti Robin fieri, orgogliosi del loro ruolo e operato, e mai invidiosi dei successi personali dei vari Batman. Anche a distanza di anni, molti intervistati, mai hanno dimostrato una invidia o una sorta di sofferenza per il ruolo ricoperto, anzi molti si dimostrano addirittura grati ai vari Batman che hanno servito, grati di averli aiutati a vincere qualcosa di importante quando, madre natura non era stata così di manica larga con loro. Devo dire che, invece, non tutti i Batman sono ugualmente riconoscenti nei confronti di Robin, perché essere un Batman vuol dire anche sapere di essere un gradino sopra. Non tutti per carità. Tutti noi abbiamo i nostri idoli, soprattutto da ragazzini, normalmente sono i grandi attaccanti o fantasisti, ma col passare dell'età, almeno personalmente, mi ritrovo e riconosco a provare tanta riconoscenza e gratitudine per tutti quei Robin che nel silenzio, nel sudore nelle botte prese e nell'ombra di Batman, hanno dato tanto ma tanto tanto alla causa. Batman non esiste senza Robin e viceversa, ma io ho un debole per i Robin.